Mer. Apr 24th, 2024

Ferragosto è il momento più adatto per cercare refrigerio sugli altipiani che circondano i borghi calabresi e che, in questa giornata, si ripopolano e tornano a vivere. È anche il caso di Villaggio Moleti, piccola gemma nel comune di Ciminà che ogni anno ospita la festa dell’Assunta. Fu l’Associazione Pro Loco, vent’anni fa, a decidere di portare al Villaggio una statua della Madonna dalle fattezze eteree, per trasformare quella zona nella sua dimora e istituire ufficialmente il Ferragosto ciminese, che negli anni ha attirato migliaia di persone.

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Per il programma di quest’anno si è deciso di riportare i festeggiamenti all’essenziale, mantenendo viva la tradizione della messa celebrata da S.E. Mons. Oliva, Vescovo di Locri-Gerace, resa ancora più suggestiva dalla natura incontaminata che circonda il semplice altare in legno. Anche nel corso dell’omelia il vescovo ha sottolineato la necessità di formare dei credenti che sappiano meravigliarsi di fronte alla splendida opera del Creato, un dono da rispettare e di cui avere cura e che l’uomo, troppo spesso, deturpa senza ritegno.

La celebrazione si è conclusa con la consueta processione della statua, che è stata portata a spalla per le vie del Villaggio da donne ciminesi, tra cui le stesse socie dell’Associazione Pro Loco. Anche stavolta per le strade di Moleti si è riversato un fiume di fedeli, che hanno accompagnato la Madre Celeste con canti e preghiere.

Di certo, chi fa ritorno da Villaggio Moleti non avrà solo i vestiti impregnati del profumo del bosco, ma anche il cuore pieno di una fede rinnovata e fortificata dal contatto diretto con uno dei regali più preziosi ricevuti dall’umanità: la natura.

Maria Antonietta Reale| redazione@telemia.it

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