Ven. Apr 19th, 2024

DI CALABRESI DISPONIBILI A CANDIDARSI NE ABBIAMO A SUFFICIENZA FRA ATTIVISTI E PARLAMENTARI USCENTI…

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🇮🇹Leggo dalle cronache dei giornali che in Calabria (ma parrebbe anche in Sicilia e chissà in quante altre regioni…) sarebbero pronte le candidature alle parlamentarie di colleghi che non hanno fatto politica in Calabria, in virtù di un non meglio precisato principio in base al quale, a norma di regolamento, ci si può candidare ” per una Circoscrizione/Collegio differente qualora in essa vi abbia domicilio personale o professionale e/o centro principale dei propri interessi; in tal caso dovrà allegare una apposita dichiarazione firmata…”.
🇮🇹Mi auguro che il Movimento non faccia ricorso a questa norma, anzi che la si stralci subito, in nome della nostra storia e per rispetto di quegli attivisti e di quei parlamentari che in Calabria ci sono sempre stati e c’hanno messo la faccia, sempre e in ogni caso.
🇮🇹Voglio sperare che non si permetta che ci si candidi alle parlamentarie in regioni diverse da quelle in cui si è operato politicamente (facendosi forte di questa norma).
Diversamente, sarebbe un’offesa per i cittadini di quelle regioni, per i parlamentari e per la storia del Movimento 5 Stelle.
Non voglio pensare che la Calabria sia terra di conquista quando si vota!
Mi auguro che altri colleghi sentano l’esigenza di dire queste cose…
🇮🇹Perché mai i risultati ottenuti dal Movimento 5 Stelle in Calabria dovrebbero essere strumento delle campagne elettorali altrui, di chi non ha fatto politica in Calabria e per la Calabria?
A cosa serve questa norma? Per spostare candidati in alcune regioni e fare spazio ad altri in quelle da cui provengono?
Rispettiamo il principio della territorialità e avremo risposto adeguatamente a queste domande. Non sono il solo a porsi questo problema.
🇮🇹Da noi, nel M5S, da oltre dieci anni spetta agli iscritti decidere chi candidare con le parlamentarie chiuse ai soli iscritti e abbiamo sempre scelto candidati rispettando il vincolo della territorialità.
Se adesso si vuole derogare a questa regola si farà un grosso errore: si disorienterà l’elettorato che ha seguito il nostro lavoro sui territori e che riconosce questa diversità al M5S rispetto agli altri partiti, per far concorrere alle parlamentarie chi ha il “domicilio” o chi ha non meglio precisati “propri interessi” in una regione in cui non ha fatto politica!
🇮🇹Non è accettabile che si faccia incetta dei nostri voti a discapito di chi ci ha messo la faccia in questi anni e continuerà a mettercela in Calabria, rimanendo in Calabria…
🇮🇹Chi non ha fatto politica in Calabria in questi anni, cosa ne sa del porto di Gioia Tauro, dei precari calabresi, dei tirocinanti, dei problemi della nuova SS 106, della depurazione delle acque e della Sanità calabrese?
Mi auguro che queste notizie lette sulla stampa siano subito smentite da Giuseppe Conte in persona, a cui mi appello affinché il rischio di un’ulteriore disaffezione nei confronti della politica sia evitato alla mia regione come alle altre!
🇮🇹In assenza di smentite sarà difficile contenere le tante domande che cittadini ed attivisti, disorientati da queste notizie, ci stanno ponendo in queste ore sulla questione del rispetto della territorialità…
🇮🇹Diversamente, come potremo mai vincere la battaglia contro la disaffezione alla politica e l’astensionismo, se poi sulle candidature non rispetteremo il vincolo della territorialità e non daremo nei territori riconoscibilità ai candidati agli occhi dei cittadini (che poi sono i nostri concittadini…), permettendo la candidatura in regione a chi è candidabile a norma di regolamento ma rischia di non esserlo “politicamente”?
Gli attivisti capirebbero? I cittadini capirebbero? Credo di no!

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