Ven. Mar 29th, 2024

Una delle massime azioni che dimostra la presenza di uno Stato di
diritto è, anche, la sua capacità a fare in modo che ogni cittadino abbia una casa di proprietà.
Nell’ultimo ventennio avere la casa, per gli Italiani appratenti alle classi meno abbienti è
stato sempre di più un miraggio.
Ribaltare la mentalità dell’edilizia popolare, significa cessare di “creare status
permanenti di povertà e sussistenza” per dare invece la possibilità alle famiglie di
migliorare sensibilmente le proprie condizioni sociali, con il supporto
dell’amministrazione pubblica, accrescendo il senso di responsabilità e la
partecipazione attiva dei cittadini.
Luigi Catalano, candidato alla Camera dei deputati con la lista MASTELLA Noi di Centro
Europeisti” comunica che il progetto prevede di agire su due fronti:
1) invece di costruire le case popolari, si andranno a comprare nel tessuto urbanistico,
invenduto, gia costruito dai privati.
Lo Stato, utilizzarà i fondi destinati alle nuove costruzioni di alloggi popolari per pagare
fino all’80/90% a fondo perduto ed il restante 10/20%, all’incirca l’equivalente dell’importo
del riscatto della casa popolare, che generalmente, avviene decorsi circa 20 anni dalla
consegna lo pagheranno, anticipatamente, le banche con la garanzia dello Stato.
Questo Sistema –sottolinea Luigi Catalano- inverte i tempi del riscatto (cosicchè il
detentore della casa lo pagherà mensilmente quando è giovane), azzera i ghetti, trasforma
il nulla tenente in possessore di bene, elimina il costo che l’amministrazione deve sostenere
per la gestione degli affitti, riduce il costo della casa popolare per lo Stato, elimina il rischio
di occupazione abusiva, (fattore che capita spesso al completamento degli alloggi popolari
prima della consegna al reale avente diritto), evità di creare grossi appalti e quindi che i
fondi dello Stato vanno a finire ancora una volta nelle tasche delle multinazionali, rimette in
vendita tutto l’invenduto presente nel tessuto urbanistico della Nazione, riattiva il mercato
della casa che negli ultimi anni è crollato, darà un mercato nuovo a tante case che in base
al targhet del lusso moderno non ha più una collocazione, arricchisce la microeconomia dei
territori etc. etc. .
Prosegue -Luigi Catalano- il diritto all’assegnazione dei fondi per
l’acquisto della casa popolare avverrà sempre con gli stessi principi di
reddito etc.
2) Per chi non ha diritto alla propreità popolare, ed ha la capacità
economica/finanziaria, ma non è in possesso dell’anticipo per accedere al
mutuo lo Stato si farà da garante presso la banca in modo ché l’istituto di
credito potrà erogare il mutuo al 100%
(ed ecco un importante stimolo per la ripartenza economico-sociale)
rendendo possibile il sogno della casa di proprietà, anche, a chi è
nullatenente.
Continua -Luigi Catalano- Il rapporto tra la somma dei risparmi ottenuti
dallo Stato (per mancate nuove costruzioni, manutenzioni, gestione
dell’edilizia popolare vigente) sarà sempre evidentemente oltremodo
positivo per le finanze pubbliche. Ecco la semplificazione ed il buon
senso!
Conclude -Luigi Catalano- lo stesso risparmio, certificato negli anni a seguire
dopo l’avvio del nuovo sistema virtuoso, potrà poi essere utilizzato nuovamente e
re-investito, garantendo incentivi anche a coloro che acquistano immobili da
ristrutturare, bonus in proporzione ai metri quadrati, al grado di degrado e di
decentramento dell’immobile e sulla base di eventuali ricadute di interesse
pubblico.
Reggio Calabria li 29/08/2022
In fede
Luigi Catalano

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