Ven. Apr 19th, 2024

Il sorpasso non è andato a buon fine. Ed è costato carissimo a un giovane di appena 22 anni, morto giovedì in uno scontro frontale con un furgoncino sulla statale 129 Nuoro – Macomer in Sardegna. La vittima è Massimo Uda, un operaio di Bolotana (provincia di Nuoro), dipendente di una ditta di distribuzioni di Macomer. Il ragazzo stava rientrando a casa per cenare insieme alla madre, Giuseppina Carreddu, e alla sorella, dopo una lunga giornata di lavoro. L’impatto mortale è avvenuto all’altezza del bivio di Silanus: Uda è stato sbalzato fuori dall’abitacolo della sua Ford Fiesta, mentre il conducente del furgone Iveco Daily è rimasto illeso. Quando 118 e vigili del fuoco sono giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del 22enne. I carabinieri stanno cercando di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, ancora non del tutto chiara.

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Uda è soltanto l’ultima vittima della statale 129

L’incidente mortale del giovane ha riacceso il dibattito sulla sicurezza della strada nella comunità locale: “Sono anni che dico che quella non è una statale sicura. Avevano promesso di fare degli interventi importanti, il primo è quello di creare più corsie perché, così com’è, i rischi sono davvero troppi. Purtroppo, però, non è mai stato fatto nessun atto concreto – ha affermato Francesco Manconi, sindaco di Bolotana – faccio le condoglianze, a nome mio e dell’amministrazione, alla famiglia del ragazzo”. Massimo era un ragazzo orfano di padre. Sin da giovane si era dato da fare per aiutare mamma Giuseppina con le spese di casa, trovando lavoro nella ditta di Macomer. Descritto come una persona sorridente e tranquilla da colleghi e concittadini, la sua morte ha gettato nello sconforto tutta la comunità. Uda è soltanto l’ultima vittima della statale 129. Riavvolgendo il nastro del tempo, nel giorno di Natale 2017, sulla medesima strada avevano perso la vita i fratelli Francesco e Matteo Pintor, di 23 e 16 anni, deceduti in un’incidente occorso all’altezza del bivio di Orotelli: un tratto tristemente noto come la “curva della morte”. I due ragazzi stavano per raggiungere amici e parenti a Pattada, in provincia di Sassari, per consumare il pranzo natalizio a casa dei nonni. 

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