Ven. Apr 19th, 2024

La stagione teatrale del Politeama rischia di saltare. Anzi per più di qualcuno è stata irrimediabilmente compromessa dall’immobilismo del sindaco Nicola Fiorita e del suo assessore alla Cultura Donatella Monteverdi. Il flop è ormai dietro l’angolo e senza una rapida svolta sarà inevitabile. L’allarme sta passando sottotraccia ma la chiusura del Politeama è un pericolo assai concreto e attuale. Al momento l’amministrazione insediatasi lo scorso mese di luglio non ha stanziato in bilancio neanche un euro per sostenere la nuova stagione teatrale e i segnali arrivati da Palazzo de Nobili sono stati tutt’altro che positivi. Impossibile programmare un cartellone senza la minima certezza di una copertura finanziaria. Complicato anche per un autentico fuoriclasse come Gianvito Casadonte, sovraintendente alle attività del Politeama fino al 2024. All’orizzonte si sta quindi materializzando un danno clamoroso per la città che chiamerebbe in causa soprattutto Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro e, pertanto, presidente della Fondazione Politeama.

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Da 300mila a zero euro
Piccolo riassunto delle puntate precedenti. Il teatro è in attivo dopo aver azzerato nell’ultimo decennio un debito di circa un milione e mezzo di euro attraverso una sorta di auto-gestione oculata e intelligente che ha permesso ai catanzaresi di assistere a spettacoli di grandissimo livello a costi contenuti sfruttando i rapporti e le relazioni costruite nel tempo da uno dei catanzaresi più conosciuti e apprezzati in Italia e all’estero, Gianvito Casadonte, papà, tra l’altro, del Magna Graecia Film Festival. Con lui gli abbonamenti sono passati da 250 a 827 e il Politeama si è aperto anche alle fasce sociali più povere e deboli grazie a una serie di iniziative che hanno coinvolto alcuni tra gli imprenditori più facoltosi della città. Sono state attivate iniziative collaterali che hanno permesso al teatro di vivere quotidianamente facendo crescere un indotto persino economico intorno alla struttura ubicata in pieno centro storico. E se gli abbonamenti sono serviti a finanziare gli spettacoli, il corposo contributo annuale del Comune ha coperto tutte le altre ingenti spese, utenze e manutenzione comprese. Lo scorso anno l’amministrazione Abramo ha stanziato 300mila euro e con questi soldi sono stati pagati pure gli stipendi dei cinque dipendenti che tengono in vita la struttura.

Compleanno amaro
Chi conosce il mondo del teatro sa bene che ogni stagione va debitamente programmata. Non in autunno ma già in estate. Nessun impegno di spesa è stato tuttavia preso da Fiorita e compagni allo stato dei fatti. Il direttore generale Aldo Costa non è quindi nelle condizioni di stipulare contratti con le compagnie teatrali e la programmazione resta sospesa. Come il futuro del Politeama improvvisamente minacciato dall’incertezza. Uno dei simboli di Catanzaro rischia il clamoroso default. Per la nuova amministrazione comunale una figuraccia senza precedenti che coinciderebbe – cosa ancor più grave – con il ventesimo anniversario della nascita del teatro. Al danno si aggiunge quindi la classica beffa: il prossimo 29 novembre il Politeama potrebbe festeggiare il suo compleanno più amaro.

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