Gio. Apr 25th, 2024

«Il Consiglio regionale e tutte le sue espressioni politiche avvertono la responsabilità di attivare ogni
prerogativa legislativa per fronteggiare le difficoltà della società calabrese». Così il presidente Filippo
Mancuso annuncia la convocazione, per oggi alle 15, della conferenza dei capigruppo a Palazzo
Campanella: obiettivo è programmare i lavori d’aula «dopo la seduta di giovedì scorso che ha visto
l’aula approvare importanti provvedimenti legislativi».
Dopo la raffica di nomine di garanti, componenti di consigli d’amministrazione e tecnici vari in
applicazione dei poteri sostitutivi proprio da parte di Mancuso, che ancora deve completare il puzzle
con altri incarichi attesi nei prossimi giorni, spuntano intanto nuove ipotesi di figure e organismi di
supporto all’attività della Regione. È il caso, per esempio, del garante regionale per la tutela delle
vittime di reato la cui istituzione è stata proposta proprio da Mancuso. Il relativo provvedimento sarà
al vaglio già domani della prima commissione: alla seduta sono invitati la vice presidente della
Regione Giusi Princi, l’assessore Tilde Minasi, il dirigente generale del Dipartimento Lavoro e Welfare
Roberto Cosentino e quello del Dipartimento Transizione digitale e attività strategiche Tommaso
Calabrò. Il garante delle vittime di reato, come si legge nella relazione allegata alla proposta, sarebbe
«un interprete delle istanze delle vittime di reato ponendosi in posizione imparziale affinché alle
stesse vengano riconosciute una compiuta tutela, un’assistenza di lungo periodo e una tempestiva
valutazione individuale per definire le precipue esigenze di protezione e individuare le misure più
idonee. Un organo ad hoc – si legge ancora – che promuova i loro diritti, che promuova una stretta
collaborazione con le agenzie del territorio, con la magistratura, con gli altri organi di garanzia; che
sostenga una formazione specifica per le forze dell’ordine e la polizia locale, affinché non si generino
effetti di vittimizzazione secondaria, per sensibilizzare i servizi sociali e sanitari del territorio, affinché
alle vittime venga riconosciuto il diritto all’ascolto e all’intervento di cura». Tutto ciò «in una logica non
antagonista ma complementare» al garante regionale delle persone detenute o private della libertà
personale.
Un altro elemento di novità è all’ordine del giorno della terza commissione, che si riunirà invece
giovedì. In questo caso – sempre su proposta di Mancuso – si discuterà della creazione di un
Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro «composto da professionisti
operanti nel mondo giuslavoristico, sindacale e delle amministrazioni centrali e regionali».
L’organismo, si spiega nella relazione, avrebbe «carattere consultivo, di monitoraggio delle attività in
materia di salute e sicurezza sul lavoro, delle discriminazioni e delle situazioni di mobbing segnalate,
di vigilanza e di stimolo per il decisore politico», tanto più «necessari nel contesto sociale e lavorativo
in cui versa la Calabria in quest’epoca storica».

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