Ven. Apr 19th, 2024

Arriva l’ultimo grado di giudizio per cinquantasei condannati in appello il 9 giugno del 2021, nell’ambito della maxi inchiesta della Dda di Catanzaro “Jonny”, che nel 2017 ha inferto un duro colpo al clan Arena di Isola Capo Rizzuto, con un blitz che ha portato a 68 arresti e a 16 indagati, tra capi e gregari della cosca Arena. Una potente famiglia di ‘ndrangheta,che per più di un decennio, secondo la pubblica accusa, ha messo le mani sul centro di accoglienza immigrati “Cara” di Isola Capo Rizzuto, riuscendo ad accaparrarsi gli appalti indetti dalla Prefettura di Crotone per le forniture dei servizi di ristorazione.Servizi affidati ad imprese costituite dagli Arena e da altre famiglie di ‘ndrangheta per spartirsi i fondi destinati all’accoglienza dei migranti. Davanti alla prima sezione della Corte di Cassazione il 18 gennaio 2023, tra i 56 imputati anche l’ex governatore della “Fraternità di misericordia” Leonardo Sacco, che ha incassato una condanna a 20 anni di reclusione pronunciata dai giudici della Corte di appello di Catanzaro, mentre in primo grado gli erano stati inflitti 17 anni e 4 mesi di reclusione. Il Supremo collegio dovrà decidere se confermare il verdetto emesso il 9 giugno dell’anno scorso, quando furono sentenziate 62 condanne e 4 assoluzioni o annullare con rinvio rispedendo gli atti a Catanzaro per un nuovo processo di appello in diversa composizione o annullare la sentenza emessa in secondo grado senza alcun rinvio.

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I nomi degli imputati in Cassazione e le pene comminate in appello

Oltre a Sacco, verranno discusse dai giudici capitolini le posizioni di  Francesco Arena, 43enne (in appello condannato a 11anni e cinque mesi); Antonio Francesco Arena, 31 anni (in appello condannato a 11 anni  di reclusione); Francesco Antonio Arena, 41 anni, (in appello 8 anni e 4 mesi); Giuseppe Arena “tropeano”, (in appello 16 anni e 4 mesi); Giuseppe Arena, figlio di Pasquale Arena, detto Nasca, 36enne, (in appello 8 anni e 4 mesi di reclusione); Costantino Lionetti, (in appello condannato10 anni e 8 mesi); Angelo Muraca, (in secondo grado 20 anni); Silvia Muraca, (in secondo grado 2 anni, un mese, dieci giorni e mille euro di multa);  Stefania Muraca, (in secondo grado condannata a 3 anni di reclusione 1.200 euro di multa); Fortunato Pirrò, alias Barzetta (in appello inflitti 11 anni di reclusione); Benito Muto (in appello inflitti 11 anni e 4 mesi); Giuseppe Cosco, (in appello 6 anni); Maurizio Greco, (condannato in appello a 12 anni); Giuseppe Lequoque, alias Peppe Cannuno, (condannato in appelli a 14 anni di reclusione); Luigi Miniaci (in secondo grado inflitti 12 anni e 8 mesi); Giuseppe Pullano, (in secondo grado inflitti 11 anni e 4 mesi); Francesco Taverna, (condannato in appello a 11 anni); Roberto Valeo, alias killer, (in secondo grado condannato a 8 anni di reclusione); Mario Ranieri, ( in appello 1 anno e assolto dal 416bis); Santo Tipaldi, (condannato a 12 anni di reclusione in appello); Salvatore Foschini, (i giudici di secondo grado hanno sentenziato 11 anni e 4 mesi); Aldo Giordano, (in secondo grado inflitti 6 anni); Aurelio Giordano, (in appello 6 anni); Lorenzo Giordano, (in appello 6 anni); Raffaele Di Gennaro, alias Lello, (in appello 13 anni e 6 mesi); Francesco Romano, (in appello 13 anni e 6 mesi); Paolo Muccillo, (inflitti in appello 2 anni e mille euro di multa); Domenico Falcone, detto Mimmo, (inflitti in appello 12 anni); Luciano Babbino, (in appello 12 anni di reclusione); Rosario Lentini, alias Liborio, (in secondo grado 16 anni e 10 mesi); Pasquale Morelli (in appello 4 anni di reclusione e 4mila euro di multa); Antonio Poerio, 41enne (in appello condannato a 12 anni e 8 mesi di reclusione); Salvatore Nicoscia, (in appello 10 anni e 8 mesi); Fernando Poerio, 20 anni; Mario Guareri, (in appello 1 anno, 8 mesi e 3mila euro di multa); Salvatore Abbruzzo 12 anni di reclusione; Pasquale Arena, detto “nasca”, 65enne, (in secondo grado 19 anni e 8 mesi); Pasquale Arena 30enne, (in appello 11 anni di carcere); Salvatore Arena, alias Ricchia, 53enne, (in secondo grado condannato a 10 anni e 8 mesi);  Francesco Bruno, (in appello 12 anni di reclusione); Francesco Caiazzo, (in appello inflitti 6 mesi di reclusione); Leonardo Catarisano, detto Nando, (in secondo grado 12 anni); Antonio Giglio, (condannato in appello a 10 anni e 8 mesi); Nicolino Gioffrè, (in appello inflitti 13 anni e 4 mesi); Francesco Gualtieri, ( in appello condannato a 12 anni);  Andrea Guarnieri, (in appello 8 anni); Vincenzo Lentini, (in appello inflitti 10 anni e 8 mesi); Antonio Giuseppe Morrone, (inflitti in appello 2 anni di reclusione e 200 euro di multa); Nicola Lentini, (condannato in appello 8 anni e 8 mesi); Paolo Lentini, alias Pistola, (in appello condannato a 16 anni e 2 mesi); Domenico Nicoscia, 42enne, (in appello condannato a 10 anni e 8 mesi); Antonio Poerio, 51enne, (in appello 20 anni di reclusione); Antonio Pompeo, (in appello 10 anni e 8 mesi);  Domenico Riillo, (in appello 14 anni); Maria Grazia Scerbo, (in appello 1 anno e 4 mesi; Francesco Gentile, (in appello 15 anni e sei mesi).

 Le parti civili

Sono parti civili l’Associazione Libera e associazioni Nomi e numeri contro le mafie, rappresentate dall’avvocato Vincenza Rando; la Confederazione nazionale delle Misericordie di Italia, difesa dall’avvocato Paolo Sanchini; il Ministero dell’interno, rappresentata dall’avvocatura generale dello Stato; l’Agenzia delle Entrate, rappresentata dall’avvocatura generale dello Stato; la Federazione interregionale delle misericordie di Calabria e Basilicata, assistita dall’avvocato Frank Mario Santacroce, il Comune di Isola Capo Rizzuto, difeso dall’avvocato Gaetano Callipo; Antonio Frustaglia difeso dall’avvocato Michele Gigliotti

Le scommesse on line

L’inchiesta ha permesso di provare che la potente famiglia di ‘ndrangheta ha acquisito e mantenuto una “posizione dominante” nel settore della raccolta delle scommesse on line e del noleggio degli apparecchi da intrattenimento nella città di Crotone e nel suo hinterland, conseguendo enormi profitti, alterando gli equilibri e precludendo l’accesso ad altri operatori commerciali. In particolare la società bookmaker “Centurion Bet Ltd”, attiva nel settore delle scommesse, operante in Italia con oltre 500 agenzie e ramificata in tutto il mondo, avrebbe messo a disposizione i propri circuiti di gioco on line alla società Kroton Games, attiva nella provincia di Crotone ed espressione commerciale della cosca Arena, determinando volumi di fatturato, sottratti al fisco, per decine di milioni di euro.

La longa manus della cosca nel capoluogo

La cosca Arena, secondo le risultanze investigative, aveva imposto la propria presenza anche sull’area jonica della provincia di Catanzaro dove o attraverso i suoi affiliati o per mezzo di fiduciari o con il sostegno di cosche alleate, aveva monopolizzato il business delle estorsioni ai danni di esercizi commerciali e imprese anche impegnate nella realizzazione di opere pubbliche. Tra il 2015 ed il 2016 infatti, in particolare a Catanzaro e nei comuni di Borgia e Vallefiorita, una cellula della cosca, dipendente dalla cosca madre di Isola Capo Rizzuto ma radicata nel capoluogo, aveva messo a segno una serie infinita di danneggiamenti a fini estorsivi per esercitare il controllo sull’area.

Il collegio difensivo

Nel nutrito collegio difensivo compaiono i nomi dei legali Salvatore Staiano, Vincenzo Cicino, Gregorio Viscomi, Eugenio Felice Perrone Anna Marziano, Stefano Nimpo, Romualdo Truncè, Saverio Loiero, Mario Prato, Giovanni Merante, Luigi Villirilli, Giuseppe Merante, Gianni Russano, Vincenzo Girasole, Giuseppe Gervasi, Emilio Vitaliano, Francesco Laratta, Vincenzo Ioppoli, Francesco Gambardella, Francesco Iacopino, Vincenzo Maiello, Nico D’Ascola, Gian Domenico Caiazza, Nicola Tavano, Tiziano Saporito, Francesca Buonopane, PaoIo Colosimo, Giovanni Vecchio, Francesco Catanzaro, Valerio Vianello Accoretti, Giorgio Accoretti Vianello, Roberto Coscia, Pasquale Lepera, Gianfranco Chiariello, Claudio Cenacchi, Giuseppe Barbuto, Mario Turano, Antonietta Gigliotti De Nicolò, Sergio Rotundo, Mario Nigro, Giuseppe Napoli, Nico D’Ascola, Valter Burani, Luca Cianferoni, Michele Bonsegna, Emilio Siviero, Guido Perri, Gianluca Vassai, Salvatore Iannone, Paola Stilo,Coscia Roberto e Antonio Lomonaco.

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