Ven. Apr 19th, 2024
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Lazzaro. ANCADIC, i sindaci proclamano l’allerta meteo: i cittadini come si devono posizionare se i torrenti sono intasati e in pericolo d’esondazione?

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Facendo seguito alle pregresse segnalazioni dell’ANCADIC e agli accertamenti tecnici eseguiti in data 28 dicembre 2016 lungo il torrente Ferrina di Lazzaro dai funzionari della Provincia di Reggio Calabria Settore 13 Difesa del Suolo e Salvaguardia delle Coste Edilizia e Impiantistica Sportiva  – Ambiente  Energia -Demanio Idrico e Fluviale, oggi Città Metropolitana,  l’ANCADIC chiede agli Enti competenti per quanto di specifica competenza, di realizzare le opere per superare lo stato di criticità in cui versa il torrente Ferrina ampiamente indicate nella comunicazione di merito del Dirigente della ex Provincia di Reggio Calabria trasmessa: al sindaco del Comune di Motta San Giovanni, agli Uffici della regione Calabria: Dipartimento Infrastrutture, Autorità di Bacino, Settore Protezione Civile e alla Prefettura di Reggio  Calabria Area V -Protezione Civile, Difesa Civile e Coordinamento del soccorso pubblico e con separata nota all’ANCADIC .

Al riguardo l’ANCADIC segnala il perdurare di fitta e alta vegetazione spontanea e di passerelle di attraversamento in alveo a circa 200 metri a monte dall’attraversamento stabile della SP 21 Direzione Motta San Giovanni di cui non si è provveduto alla demolizione .o all’adeguamento strutturale delle passerelle a servizio dei fondi di proprietà privata.

L’ANCADIC chiede altresì di sapere se si è proceduto con urgenza alla redazione di uno studio idraulico del corso d’acqua in argomento come indicato nelle considerazioni di merito di cui alla nota provinciale sopra citata.  

Il tutto, giova ripetere, onde evitare precipuamente ulteriori tragiche conseguenze che ogni anno si ripetono in varie Regioni del nostro Paese, per ultimo la tragedia delle Marche, dalle quali tragedie non si trae insegnamento, non si tiene conto che le violente acque possono provocare ingenti e irreparabili danni in assenza di reali misure di sicurezza.  

Resta da chiedere se in ogni occasione di allerta meteo oltre a salvaguardare alla propria vita i cittadini hanno per caso l’obbligo di intervenire sui punti di criticità di atavica conoscenza all’Ente Pubblico, specialmente sui torrenti, o si chiudono in casa in attesa di essere travolti insieme alle abitazioni a causa di una esondazione.

In merito l’ANCADIC ha interessato il Ministero dell’Interno, il Ministero della Transizione Ecologica- Direzione Generale Uso Sostenibile del Suolo e delle Risorse Idriche, il Presidente della Regione Calabria, la Città Metropolitana di Reggio Calabria, il Comune di Motta San Giovanni e il  Responsabile del Procedimento Sede e il Prefetto della Provincia di Reggio Calabria.

Vincenzo CREA

 Referente unico dell’ANCADIC

e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”

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