Sab. Apr 20th, 2024

La polizia ha smantellato una rete di utenti che, attraverso una nota piattaforma di messaggistica che garantisce l’anonimato degli utenti, scambiava materiale pornografico realizzato sfruttando minorenni.

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La polizia ha smantellato una rete di utenti che, attraverso una nota piattaforma di messaggistica che garantisce l’anonimato degli utenti, scambiava materiale pornografico realizzato sfruttando minorenni. Le indagini dei poliziotti del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino hanno portato all’esecuzione di 12 decreti di perquisizione a carico di altrettanti indagati, di cui 4 non ancora maggiorenni, che devono rispondere di detenzione e diffusione di contenuti pedopornografici. Tre sono stati arrestati in Campania, Calabria e Lombardia. Sequestrati migliaia di file.

Agenti sotto copertura sono entrati in contatto con gli utenti che, apertamente, sulla chat di gruppo, dichiaravano di possedere o pubblicavano materiale pedopornografico, proponendo di scambiarlo con altri internauti. Le tracce informatiche hanno permesso di individuare partecipanti della chat e l’amministratore di un canale dove reperire materiale “particolare” con una iscrizione e pagamento di 25 euro. L’uomo, un 37enne, è stato arrestato in Calabria per commercio di materiale pedopornografico aggravato per aver utilizzato strumenti volti a impedirne l’identificazione. A suo carico, oltre numerosi supporti informatici, sono state sequestrate carte di debito/credito e un portafogli elettronico.

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