Gio. Mar 28th, 2024

Le sigle sindacali e la Regione Calabria oggi hanno firmato l’accordo sui criteri di stabilizzazione del personale sanitario. Oltre ai sindacati, hanno siglato l’accordo i vertici del Dipartimento Salute della Regione Calabria, alla presenza del direttore generale Fantozzi e della dirigente Scordo. Accolta la proposta della segretaria regionale della Fp Cgil, Alessandra Baldari, relativa ad un confronto con i commissari dell’ aziende sulla posizione dei precari assunti con contratti Co.Co.Co. o a partita Iva che hanno prestato servizio presso le aziende durante l’emergenza Covid, al fine di assicurare la continuità dei servizi e l’erogazione dei Lea, valorizzando così le professionalità acquisite dai lavoratori. Inoltre, sarà affrontata la possibilità del mantenimento in servizio del personale precario con i requisiti per la stabilizzazione eccedente rispetto alle procedure concordate oggi e relative al Piano di Fabbisogno dell’anno 2022. Tale confronto dovrà avvenire entro il 31 ottobre 2022. La proposta della segretaria Baldari è stata condivisa anche dalle altre sigle sindacali.

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Il contenuto dell’accordo

In base all’accordo siglato oggi, le aziende potranno procedere alla stabilizzazione del personale, anche non più in servizio, del ruolo sanitario e del ruolo socio-sanitaria, in presenza di alcune condizioni: sia stato assunto a tempo determinato con procedure concorsuali; abbia maturato al 30 giugno 2022 alle dipendenze di un ente di Servizio sanitario nazionale almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativo; abbia prestato il servizio di cui al punto precedente per almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022.

I criteri da seguire

Ai fini della stabilizzazione, bisognerà seguire alcuni criteri: qualora i soggetti in possesso dei requisiti per la stabilizzazione fossero in numero superiore rispetto ai fabbisogni espressi dalle Aziende, dovrà essere data priorità al personale in servizio presso l’Azienda che indice la procedura di stabilizzazione alla data di pubblicazione dell’avviso; le aziende all’interno degli avvisi dovranno valorizzare l’anzianità maturata con rapporto di lavoro dipendente eccedente i periodi minimi stabiliti dalla norma.

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