L’udienza preliminare scaturita dall’operazione antimafia “New Generation – Riscatto II” si è conclusa ieri
pomeriggio davanti al gup di Reggio Francesco Campagna. Sono stati rinviati a giudizio 19 imputati, che saranno giudicati dal Tribunale di Locri nel processo che si aprirà il 2 febbraio 2023. Per altri 26 indagati il gup reggino ha accolto la richiesta di rito alternativo che avrà inizio il 3 dicembre prossimo.
Il gup ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio ribadita in sede preliminare dall’accusa rappresentata dalla Dda reggina, che ha diretto le indagini nei confronti dei 45 indagati, accusati di aver fatto parte, a vario titolo, di un’articolata associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanza stupefacente, alla detenzione di armi e munizioni, al danneggiamento, dall’estorsione pluriaggravata al traffico e spaccio di banconote false ed altri reati.
L’accusa si fonda, in particolare, sull’esito delle indagini che lo scorso 6 luglio hanno visto i Carabinieri del Gruppo Locri dare esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip distrettuale che ha recepito i risultati delle indagini denominate “New Generation” e “Riscatto II”, condotte dai militari del Gruppo Carabinieri, finalizzate alla disarticolazione di quelle che sono in parte ritenute le “giovani leve” della cosca Cordì, operante principalmente nel territorio di Locri, e alla rilevazione giudiziaria delle richieste estorsive avanzate da esponenti della locale consorteria di Ndrangheta nei confronti di imprenditori del comprensorio della Locride.
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