Ora non ha più bisogno né di protesi né dell’INPS.
È morta come era prevedibile viste le gravi condizioni di salute ( solo la commissione dell’ I.N.P.S. non le aveva colte) la signora di Siderno alla quale i “medici scienziati ” avevano negato il diritto alla assistenza continua. Questa donna con le sofferenze terrene che ha vissuto ,con la dignità che ha mantenuto sino all’ultimo giorno di vita, ci consegna una pesante eredità morale. I destinatari di tale lascito, siamo, insieme ai figli, tutti noi cittadini comuni. La signora Caccamo ci ha segnalato il percorso della indignazione e della solidarietà da seguire per fare crescere una società basata sulla giustizia sociale,senza pretendere alcun privilegio. Ad ogni abuso, soprattutto se commesso dalla Pubblica Amministrazione – in questo caso dall’INPS – i cittadini dovranno reagire, in forme civili e legali, con fermezza ed ostinazione sino alle più rigide conseguenze,ivi comprese le denunce penali.
Chiaramente ogni cittadino non dovrà sentirsi solo nella azione difensiva dei diritti riconosciuti dalla Costituzione.Per questo necessità la forza della solidarietà civile e collettiva. Lascia pure in eredità al verminaio che si annida tra l’ospedale e l’ INPS ,la possibilità di redimersi per tutti i danni ed i torti provocati a lei ed a quanti come lei ,ottengono il riconoscimento dei diritti all’assistenza solo ad esequie avvenute.
Ora non ha più bisogno di protesi,ha le ali per volare in Paradiso.
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Pino Mammoliti
