Gio. Mar 28th, 2024

Vigilare, studiare, tutelare. Queste le intenzioni sempre più forti dichiarate dall’Arpacal rispetto al tema della tutela dei mari calabresi. Se n’è parlato questa mattina presso la sede dell’Agenzia nel corso di un’apposita conferenza stampa, volta a presentare le innovative strumentazioni e i nuovi impegni per contrastare l’inquinamento dei mari operando rigidi controlli, già lungo il corso dei torrenti, per poi vigilare sulle foci e sugli impianti di depurazione. Ad aprire il Commissario Straordinario dell’Arpacal, Domenico Pappaterra, che ha rimarcato l’impegno dei tecnici e degli scienziati nel mettere in campo strategie sempre aggiornate e al passo con le innovazioni tecnologiche per favorire il contrasto a qualunque tipo di dispersione inquinante nei nostri mari. 

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Presenti anche il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il Prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, il presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso, il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro. Non solo. A partecipare anche il Procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, quello di Lamezia, Salvatore Curcio e il dirigente generale del Dipartimento “Territorio e Tutela dell’Ambiente del governo regionale Salvatore Siviglia. All’incontro, coordinato da Teresa Benincasa, dell’Ufficio Divulgazione Scientifica dell’Arpacal, sono stati invitati anche i comandanti regionali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto e i rappresentati della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” e di alcune associazioni.

“Il lavoro già intrapreso, d’accordo con la Regione, per tutelare e monitorare i nostri mari ha già prodotto dei risultati, ma dovrà proseguire sulla base dei nuovi aggiornamenti scientifici e tecnologici”, ha detto Pappaterra dell’Arpacal. “La scorsa estate abbiamo acclarato che gran parte delle nostre coste sono pulite, tranne una piccola percentuale, soprattutto nelle aree di scarico o portuali dove persiste il divieto di bagnazione”, ha proseguito. “L’impegno che porteremo avanti, anche con l’ausilio di nuovi droni all’avanguardia e di rilevatori attivabili a distanza per l’analisi delle acque, porterà a garantire maggiori tutele ambientali e tenere sotto costante monitoraggio i punti sensibili”, ha spiegato.

Obiettivi condivisi anche dal presidente della Regione Occhiuto, che però ai microfoni ha rimarcato che la priorità della Regione rimane anche quella di garantire tempistiche al passo con le esigenze, da parte di tutte le agenzie e quindi anche dell’Arpacal, facendo intendere che su molti fronti si auspica di procedere celermente. Alle domande circa la possibilità di una gestione unica degli impianti di depurazione, anche alla luce dei costi in aumento a carico dei comuni, Occhiuto ha parlato del coinvolgimento della Sorical nelle iniziative di centralizzazione dei sistemi. Anche in questa direzione ha sottolineato la necessità di procedere, per quanto possibile, in tempi risoluti.

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