Ven. Mar 29th, 2024

L’Italia è sempre stata attenta alle sue tradizioni, in ogni ambito. Anche in quello dell’intrattenimento. In molte regioni del Sud, in particolar modo, il folklore ha dato vita a passatempi di vario genere. In Calabria la maggior parte di questi viene individuata nei giochi da strada e nei giochi di carte. Alcuni dei primi sono dei derivati di altri giochi già noti, come nel caso del gioco dei bottoni, che ricorda quello delle monetine. I bambini di una volta erano soliti mettere in gioco i bottoni dei propri vestiti lanciandoli in un quadrato disegnato anzitempo per terra. Chi riusciva a centrare il quadrato, si aggiudicava tutti i bottoni degli altri.

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Maggiormente improntato sulla resistenza fisica era invece scarrica varrile, che vedeva contrapposte due squadre. Tutti i membri di una delle due formazioni dovevano chinarsi ponendo la testa sotto al braccio del partecipante che li precedeva, mentre solo chi era capo della fila rimaneva in posizione eretta. Dopo una breve rincorsa, l’obiettivo dell’altra squadra era quello di sistemarsi sulle spalle degli avversari e se si falliva ci si scambiava di ruolo. Purtroppo molti dei giochi da strada sono andati scomparendo nel tempo, ma nei vicoli di qualche paesino nei pressi di Cosenza e Catanzaro è ancora possibile imbattersi in qualche bambino che si diverte ai giochi tramandati dai genitori.

Ben più propensi a resistere all’avanzare dei decenni sono invece i giochi di carte, che al Sud rappresentano un vero e proprio must. Oggi diversi giochi di questo tipo vengono trasposti sulle piattaforme digitali, dove si accompagnano ad altre attrazioni da sala come la roulette o il gioco del bingo online. Tuttavia, i più tradizionalisti preferiscono continuare a maneggiare le carte dal vivo. In Calabria i mazzi più utilizzati sono quelli napoletani, utili per avviare partite a giochi come la Calabresella, lo Scippa core e il Patruni e Sutta. La Calabresella viene giocata soprattutto a Catanzaro e ricorda in più punti il Tressette. Ogni giocatore possiede il proprio nomignolo. Le regole sono più o meno le stesse del Tressette e di norma vince chi arriva per primo a 21, 31 o 41 punti.

Lo Scippa core, noto anche come Crepa core, consiste nel cercare di conquistare tutte le carte presenti sul tavolo, tenendo a mente che quelle di maggior importanza sono gli assi, i 2 e i 3 dei vari semi. Le carte guadagnate indicano infatti la quantità di carte di cui ci si dovrà liberare successivamente Va da sé che se si rimane senza carte in mano in qualsiasi momento della partita si viene eliminati.

Infine, il Patruni e Sutta. Si tratta di un gioco che adotta le regole della Briscola, ma con almeno 4 giocatori. Il Patruni e Sutta deve la propria denominazione alla presenza dei ruoli del Padrone e del Sottomesso, stabiliti al termine di una regolare mano iniziale. “U Sutta” ha il compito di scegliere un giocatore da sottoporre a una penitenza e spetterà al Padrone eventualmente accettare. La squadra perdente offre da bere a quella vincente. Niente che possa essere riprodotto online: un motivo in più per continuare ad apprezzare alcune vecchie tradizioni…

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