Ven. Mar 29th, 2024

Il nuovo appello nell’atto di venerazione alla Madonna

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Le lacrime del Papa in piazza di Spagna. “Vergine Immacolata, avrei voluto oggi portarti il ringraziamento del popolo ucraino per la pace che da tempo chiediamo al Signore. Invece – dice il Papa visibilmente commosso e con le lacrime agli occhi – devo ancora presentarti la supplica dei bambini, degli anziani, dei padri e delle madri, dei giovani di quella terra martoriata”. Il Papa, nell’atto di venerazione dell’Immacolata, invoca la pace in Ucraina. Osserva un momento di silenzio, si commuove di fronte alla guerra che non si ferma.

“In realtà – dice Bergoglio nella preghiera alla Madonna – noi tutti sappiamo che tu sei con loro e con tutti i sofferenti, così come fosti accanto alla croce del tuo Figlio. Grazie, Madre nostra! Guardando a te, che sei senza peccato, possiamo continuare a credere e sperare che sull’odio vinca l’amore, sulla menzogna vinca la verità, sull’offesa vinca il perdono, sulla guerra vinca la pace. Così sia!”.

Le famiglie in crisi che faticano ad arrivare a fine mese, le giovani coppie, sogni ed ansie delle giovani generazioni frenate da una cultura “povera di valori”. Il Papa affida tutte le complessità della vita, tra gioie e dolori, alla Madonna nell’atto di venerazione in piazza di Spagna. Bergoglio, per due anni, ha reso omaggio all’Immacolata recandosi a piazza di Spagna all’alba per non creare assembramenti: “Dopo due anni nei quali sono venuto a renderti omaggio da solo sul far del giorno, oggi ritorno a te insieme alla gente di questa Chiesa e di questa Città. E ti porto i ringraziamenti e le suppliche di tutti i tuoi figli, vicini e lontani”.

Il Pontefice in particolare porta alla Madonna “l’amore filiale di innumerevoli uomini e donne, non solo cristiani, che nutrono per te la più grande riconoscenza per la tua bellezza tutta grazia e umiltà: perché in mezzo a tante nubi oscure tu sei segno di speranza e di consolazione. Ti porto i sorrisi dei bambini, che imparano il tuo nome davanti a una tua immagine, in braccio alle mamme e alle nonne, e cominciano a conoscere che hanno anche una Mamma in Cielo. E quando, nella vita, capita che quei sorrisi lasciano il posto alle lacrime, com’è importante averti conosciuta, avere avuto in dono la tua maternità! Ti porto la gratitudine degli anziani e dei vecchi: un grazie che fa tutt’uno con la loro vita, tessuto di ricordi, di gioie e dolori, di traguardi che loro sanno bene di aver raggiunto con il tuo aiuto, tenendo la loro mano nella tua”.

Nella preghiera, Bergoglio pensa alle tante famiglie in crisi: “Ti porto le preoccupazioni delle famiglie, dei padri e delle madri che spesso fanno fatica a far quadrare i bilanci di casa, e affrontano giorno per giorno piccole e grandi sfide per andare avanti. In particolare ti affido le giovani coppie, perché guardando a te e a San Giuseppe vadano incontro alla vita con coraggio confidando nella Provvidenza di Dio. Ti porto i sogni e le ansie dei giovani, aperti al futuro ma frenati da una cultura ricca di cose e povera di valori, satura di informazioni e carente nell’educare, suadente nell’illudere e spietata nel deludere”. Il Papa raccomanda alla Madonna “specialmente i ragazzi che più hanno risentito della pandemia, perché piano piano riprendano a scuotere e spiegare le loro ali e ritrovino il gusto di volare in alto”.

Il Papa, al termine dell’atto di devozione alla Madonna, saluta, in sedia a rotelle, i malati. Ad ognuno stringe la mano, dice una parola di conforto. Commovente la carezza di una ammalata al Pontefice.

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