Ven. Mar 29th, 2024

A Reggio Calabria non si può più neanche morire: bare lasciate abbandonate “a tempo indeterminato” prima della tumulazione

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A Reggio Calabria non si può più neanche morire. Ebbene si, purtroppo in questa città, ormai allo sfacelo totale, i defunti non possono essere neanche tumulati perchè non ci sono le condizioni a causa della carenza di personale nei cimiteri. Eppure i parenti pagano bei soldi per dover ingoiare bocconi amari e soffrire ulteriormente, nel drammatico momento della perdita di un proprio familiare, anche per l’indegno abbandono degli stessi nelle sale mortuarie o cappelle all’interno dei cimiteri.

La situazione è cosi, tale e quale, in tutti i cimiteri cittadini e le bare sono lì abbandonate per giorni, settimane e addirittura mesi in attesa di una degna sepoltura che non si sa se e quando avverrà. Stessa sorte anche per chi ha già una cappella e deve solo essere “aiutato” per la tumulazione del familiare.

Una lettrice addolorata per la perdita del padre e contemporaneamente schifata dalla gestione di questa città in cui i più basilari diritti dei cittadini sono ormai calpestati quotidianamente senza neanche che faccia scandalo, ha raccontato ai microfoni di StrettoWeb la vergognosa situazione in cui si sta trovando per seppellire il padre deceduto domenica scorsa e ancora in attesa di qualcuno che si degni a tumularlo nella cappella di proprietà.

“Mio padre è deceduto domenica scorsa e nonostante posseggo la cappella di famiglia, non posso dare una dignitosa sepoltura a mio padre perchè il Comune lo impedisce. Per la tumulazione anni fa si pagavano 80 euro, adesso la prassi è cambiata e il Comune mi ha chiesto ben 346,89 euro per mettere mio padre nella mia cappella! Eppure dopo aver versato i soldi il Comune mi ha comunicato di recarmi al cimitero e fissare la data per la tumulazione di papà senza però avvertirmi che questo iter non può essere effettuato. Sono andata al cimitero e mi hanno detto che non possono darmi una data per la tumulazione perchè il Comune non ha rinnovato il contratto ai necrofili e ci sono solo 3 persone che devono gestire ben 23 cimiteri”.

Da qui ognuno può trarre da sè le conseguenze del caso: quindi i soldi vengono incassati (e sono anche tanti!) ma dare una normale sepoltura è proibito. Negato.

Questo schifoso – perchè non è possibile definirlo altrimenti – modus “non” operandi del Comune che non rinnova il contratto a chi deve lavorare e quindi non consente di poter tumulare i defunti, sta creando una situazione insostenibile che va avanti ormai da anni purtroppo. Quando si provvederà a risolvere il problema e rispettare anche i morti in questa città?? Si aspetta forse di avere le bare ammassate fin sui marciapiedi prima di prendere una decisione?

strettoweb

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