Mer. Apr 24th, 2024

“La Regione Calabria ha dato il via al nuovo Piano di sviluppo rurale 2023/2027, attraverso l’approvazione del Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale (Csr), lo strumento essenziale per l’attuazione dei piani strategici della politica agricola comune”. Lo si legge in un comunicato della Giunta. “Il documento, che declina – è scritto –  le scelte regionali già inserite nel PSP 2023-2027 (Piano strategico PAC), approvato dalla Commissione Europea il 2 Gennaio, è stato adottato nei giorni scorsi – su proposta dell’Assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, dalla Giunta regionale presieduta da Roberto Occhiuto”. “Si tratta – spiega l’Assessore Gallo – di un passaggio fondamentale nella definizione degli scenari futuri della nostra agricoltura, dal momento che attraverso il Complemento di programmazione si introducono importanti elementi di novità rispetto al passato, per un Psr che potrà contare su risorse significative: la spesa pubblica destinata alla Calabria ammonta a 781 milioni, che si aggiungono ai 363 milioni derivanti dal prolungamento del PSR 2014-2022, per un totale 1.144 milioni di euro, con un incremento nel settennio di 61 milioni in valore assoluto rispetto alla passata programmazione 2014-2020”.

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L’approvazione del Complemento si inserisce indicando le priorità, le disposizioni specifiche e le modalità attuative individuate per rispondere in maniera adeguata alle esigenze e peculiarità di ciascun territorio, anche con l’obiettivo di semplificare l’accesso alle informazioni del Piano strategico Pac (PsP) per i portatori di interesse calabresi. “La struttura del documento – sottolinea l’Assessore Gallo – frutto del lavoro del Dipartimento e oggetto di ampia condivisione con il partenariato, è stato impostato privilegiando una comunicazione più trasparente ed efficace relativa agli elementi essenziali della futura politica regionale di sviluppo rurale. Per questo – aggiunge – nella sua prima parte il Csr ricostruisce – a beneficio proprio del partenariato e del grande pubblico – le fasi di lavoro, le scelte strategiche effettuate e le risorse finanziarie mobilitate. Nella seconda, invece, trovano posto la rappresentazione sintetica delle schede di intervento, insieme con il cronoprogramma dell’attuazione, così da poter offrire ai potenziali destinatari dei bandi uno strumento di immediata utilità operativa”.

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