Gio. Apr 18th, 2024

“A rischio il diritto all’istruzione in Calabria tra norme e loro interpretazione. Questa O.S. ritiene che in Calabria sia in atto un nuovo metodo di interpretazione delle  norme: quello personale, atto allo scopo che si vuole raggiungere che è quello di  di non nominare i supplenti temporanei sia docenti che ATA anche quando.

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È quanto si legge in una nota di  Leo Morabito e Rocco Coluccio dell’Usp Pi Scuola Calabria, che proseguono: “Si è di fronte “a necessità obiettive non procrastinabili, improrogabili e non diversamente rimediabili” (nota MIUR 2116/2015), casi in cui è possibile nominare il collaboratore scolastico anche dal primo giorno di assenza del titolare; “… in tutti i casi in cui le suddette soluzioni normative (supplenze fino a15 giorni) non si rivelano idonee a sopperire alla sostituzione dei docenti assenti, al fine primario di non incorrere in una sospensione della didattica nei riguardi degli allievi interessati, i dirigenti scolastici possono provvedere, per periodi di assenza anche inferiori a 15 giorni, alla nomina di personale supplente temporaneo.(Nota MIUR 14991/2009)”.

“Non si è nella condizione di “garantire ed assicurare il prioritario obiettivo del diritto allo studio e della piena funzionalità delle attività didattiche in caso di assenza temporanea del personale docente.” (Nota MIUR 9839/2010) “… possono nominare supplenti nel caso di assenza del titolare per periodi inferiori a 5 giorni nella scuola primaria, come previsto dall’art. 28, c. 5 del CCNL e a 15 giorni nella scuola secondaria, fermo restando quanto previsto in merito alla procedura semplificata per la nomina del supplente nella scuola dell’infanzia e primaria per assenze fino a 10 giorni …. Appare opportuno richiamare l’attenzione sull’opportunità di non ricorrere alla sostituzione dei docenti assenti con personale  in servizio su posti di sostegno, salvo casi eccezionali non altrimenti risolvibili.”

“Il taglio tocca anche il personale docente. Comuni e Dirigenti Scolastici saranno costretti, seppure con motivazioni diverse, a tagliare plessi e classi soprattutto nei comuni montani. Siamo di fronte ad una scelta politica che parte dal dimensionamento scolastico Tremonti Gelmini nel 2008 e portato avanti da tutti i governi che si sono succeduti fino ad oggi compreso il Governo Meloni.

L’USB PI Calabria, a garanzia del diritto all’istruzione, sostanziale e non formale dei propri cittadini, indice una manifestazione pubblica da tenersi il prossimo 26 gennaio alle ore 10 presso la sede dell’USR nella zona marina di Catanzaro, invitando il Direttore Generale a “attivare ogni iniziativa necessaria a far rispettare le indicazioni ministeriali per quanto riguarda la sostituzione del personale assente anche in quei casi che permettono tale sostituzione fin dal primo giorno di assenza del titolare”.

“L’usb chiede inoltre al Direttore Generale di voler ricevere, – concludono – in occasione della manifestazione una delegazione sindacale insieme ad una rappresentanza dei manifestanti. Al personale della scuola e alle famiglie di mobilitarsi, per dare il contributo dei calabresi alle richieste, a livello nazionale, della trasformazione dell’organico di diritto in organico di fatto, della stabilizzazione del personale precario docente e ATA, della revisione delle tabelle di calcolo dell’organico ATA (almeno un CS in più per ogni plesso diverso da quello principale, l’inserimento di nuovi parametri relativi alle tipologie degli edifici, piani, planimetrie, laboratori, palestre, cortili e alla quantità di ore che giornalmente la scuola resta aperta”.

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