Mar. Apr 16th, 2024

L’accisa è sostenuta dai pm Diego Capece Minutolo e Giovanni Calamita

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Il Tribunale di Locri ha ammesso al dibattimento del processo “New Generation” tutti i testi presenti
nelle liste dalla Procura distrettuale antimafia e di quelli della difesa.
Il Collegio (presidente Vitale giudici togati Bonato e Trogu), in apertura di udienza ha respinto una
serie di eccezioni preliminari sollevate dagli avvocati Domenico Maria Lupis, per Antonio Cordì (cl.
97), e Luigi Mollica, nell’interesse di Pasquale Novella.
Si è espresso contro le argomentazioni difensive il pm Diego Capece Minutolo che sostiene l’accusa
insieme al sostituto Giovanni Calamita: contestano ai venti imputati reati che vanno dalla
partecipazione a un’articolata associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla produzione,
traffico e detenzione illeciti di sostanza stupefacente, detenzione di armi e munizioni,
danneggiamento, estorsione pluriaggravata, traffico e spaccio di banconote false ad altro.
Il procedimento si fonda sugli esiti investigativi emersi nel corso di due attività d’indagine
complementari, denominate “New Generation” e “Riscatto II”, condotte dai militari del Gruppo
Carabinieri di Locri, finalizzate alla disarticolazione di quelle che sono, in parte, ritenute le “giovani
leve della cosca Cordì”, operante principalmente a Locri, e alla rilevazione giudiziaria delle richieste
estorsive avanzate da esponenti della consorteria di ‘ndrangheta nei confronti di imprenditori della
Locride.
Sugli esiti delle indagini inizierà a deporre alla prossima udienza del 23 marzo il maresciallo
Domenico Verde, in particolare sul contenuto dell’informativa “New Generation” che ricomprende
gran parte delle attività svolte. L’esame dell’investigatore potrebbe durare almeno tre udienze. Nel
rispetto del contraddittorio delle parti, come richiesto dalle difese, il Tribunale ha stilato un calendario
delle udienza fino all’inizio del mese di maggio.
Prima di concludere il Collegio ha preso atto della richiesta di costituzione di parte civile da parte
della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Prosegue intanto davanti al Gup distrettuale reggino il filone del processo in abbreviato dove i pm
della Dda reggina hanno già concluso con le richieste di condanna per i 26 imputati per oltre due
secoli e mezzo di reclusione.

FONTE GAZZETTA DEL SUD

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