Ven. Apr 19th, 2024

(Adnkronos) – Sono circa 400 le persone scese a Pian di Nave, a Sanremo, per protestare contro l’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che sarà letto alla serata finale del Festival. In piazza, per il Festival del Disarmo, organizzato dal centro culturale Pecora Nera e dal Comitato di liberazione nazionale, sventolano non solo bandiere della pace e delle sigle promotrici dell’iniziativa, ma anche russe e a righe arancioni e nere, a raffigurare i nastri di San Giorgio, l’onorificenza militare Russa, diventata un simbolo nella guerra contro l’Ucraina. A sventolarla è Alessandro Benassi, simpatizzante di Italia unita, associazione che punta a diventare partito e che ha portato a Sanremo oggi una ventina di militanti.  

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Il nastro di San Giorgio “ricorda i morti nella guerra patriottica, la seconda guerra mondiale per i russi”, precisa Benassi, spiegando di aver voluta esibire la bandiera perché “in questo momento Italia Unita si fa a molti dei valori di amicizia con la Russia. Ci rifacciamo alla fratellanza dei popoli. Non siamo contro Ucraina e Usa, ma contro la divisione”. “No all’imperialismo della Nato. No a Zelensky a Sanremo”, “stop alle sanzioni alla Russia. Stop all’invio di armi e soldi all’Ucraina, l’Italia ripudia la guerra”, si legge sui manifesti esposti da Italia libera, un’altra delle sigle che hanno aderito al Festival del Disarmo. Ai piedi del palco allestito sul lungo mare, è esposto un cartonato a dimensione naturale di Julian Assange. 

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