Ven. Apr 19th, 2024

Ieri un consiglio comunale quello di Caulonia, dove gli occhi erano puntati più sui rapporti tra Il gruppo “Dipende da noi” e “Caulonia Riparte”, ossia le due componenti principali che compongono l’amministrazione di Franco Cagliuso, che sui punti messi all’ordine del giorno.
Una seduta che non poteva ignorare quanto accaduto negli ultimi giorni con lo strappo durissimo di “Dipende da noi” e la fermezza manifestata dal sindaco Cagliuso nel rispondere negativamente alla richiesta di un rimpasto di giunta.

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 La minoranza guidata da Luana Franco ha colto la palla al balzo, chiedendo in consiglio, ragguagli in merito alla presunta crisi, richiesta sulla quale lo stesso gruppo “dipende da noi “ rimane abbottonato e compatto a sostegno della coalizione.

Resta senza risposta, perché formalmente non inserita all’ordine del giorno, anche  l’interpellanza del gruppo “Rinnoviamo Caulonia”  avente per oggetto il rinnovo  del contratto con Sogert da parte dall’amministrazione Cagliuso, adducendo come motivazione i tempi stretti per attivare il bando.

Per la minoranza son lontani i tempi della campagna elettorale quando l’allora candidato Franco Cagliuso,  oggi sindaco, dopo aver usato come cavallo di battaglia propagandistico la cacciata della SOGERT, si avvale dei servizi della stessa avendone sollecitato la proroga con la delibera di giunta n. 323/22, società che in molti comuni sta procedendo al pignoramento dei conti dei contribuenti

Fatto sta che il Sindaco Cagliuso, in consiglio è apparso sereno, calma apparente?… Forse si visto il fuoco che, forse, sta covando sotto la cenere. Strano è il comportamento del gruppo “dipende da noi” che prima attacca Cagliuso ritenendo la sua un’azione amministrativa “deficitaria” e che va “rilanciata” e poi in consiglio appoggia la maggioranza non facendo passare le proposte della minoranza.

Can che abbaia  non morde, dice il detto, e sembra poter essere applicato alla situazione cauloniese, visto  che non è la prima volta che il gruppo chiede un posto in giunta per  Maria Campisi la più votata ma senza delega, per poi avere il contentino di consigliere delegato alle politiche giovanili. 

Il gruppo potrebbe anche decidere di attendere ad esplicitare la rottura, approfittando del voto su qualcosa di particolarmente rilevante? Ma soprattutto in questo caso Cagliuso avrebbe ancora i numeri per amministrare seppur risicati? …a dipende da noi l’ardua sentenza.

Maria Teresa Criniti

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