Gio. Apr 18th, 2024

Le correnti marine e il vento hanno trascinato i corpi senza vita verso nord, tra Le Castella e Praialonga dove sono stati effettuati i recuperi degli ultimi giorni

Continua dopo la pubblicità...


IonicaClima
amaCalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Non si fermano le ricerche dei corpi delle persone coinvolte nel naufragio di domenica 26 febbraio a Steccato di Cutro. Da 15 giorni Vigili del fuoco soccorritori acquatici con acquascooter congiuntamente alla Guardia costiera perlustrano in lungo ed in largo il tratto di mare mentre vigili del fuoco con Quad e squadre di terra verificano il tratto di spiaggia.

Nel posto di comando avanzato operatori di topografia applicata al soccorso (Tas) continuano ad aggiornare le mappe con i punti dei ritrovamenti e coordinando le squadre di terra – composte da tanti volontari delle associazioni che fanno parte della Protezione civile regionale – sulle zone dove effettuare le ricerche. Proprio il dato del Tas evidenzia che dopo i recuperi nei primi giorni avvenuti nei pressi del luogo del naufragio, le correnti marine e il vento hanno trascinato i corpi senza vita verso nord, tra Le Castella e Praialonga dove sono stati effettuati i recuperi degli ultimi giorni. La zona di ricerca è estesa per 13 km lungo la costa e va dalla foce del Tacina (nei pressi della quale c’è stato il naufragio) fino a Le Castella.

CALABRIA 7

Print Friendly, PDF & Email