Ven. Apr 26th, 2024

A dichiararlo il sindaco Franz Caruso e il presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto. Ma Giacomo Mancini replica: «quella zona non può diventare sede di fiere»

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“Nonostante il maltempo che ha imperversato nei tre giorni di Villaggio Contadino Coldiretti, i numeri registrati nel grande evento di Coldiretti Calabria sono da record. Circa 300mila presenze rilevate, andate bel oltre ogni più rosea aspettativa, oltre centocinquanta stand tra mercati degli agricoltori, un ricco programma con aree del gusto, street food, agriasili, animali della fattoria, orti, fattorie didattiche, agrichef, laboratori, nuove tecnologie e workshop, tutto in grande sicurezza, presso i quali è stato possibile degustare, apprendere, giocare e divertirsi al fianco di migliaia di agricoltori, nonostante il difficile momento legato al caro prezzi, parlano il linguaggio chiaro del successo e di un consenso eccezionale”. Lo scrive in una nota Coldiretti Calabria.

Caruso: “indotto economico straordinario”

“Cosenza ha vissuto un momento di straordinaria valenza e promozione del proprio territorio, di cui ringrazio Coldiretti non solo perché ha scelto la nostra città, ma anche per la sinergia e la collaborazione istituzionale che ha saputo garantire – afferma il sindaco Franz Caruso – L’indotto economico è stato straordinario, se è vero com’è vero, che le strutture ricettive cosentine e dell’intero hinterland hanno fatto registrare il tutto esaurito e che anche i locali pubblici, tra bar e pub,  hanno raddoppiato ed in alcuni casi triplicato le presenze. Si è trattato di una boccata d’ossigeno importante, soprattutto a seguito della crisi pandemica e per il conflitto che si sta ancora combattendo nel cuore dell’Europa”.

«Siamo stati proscenio – ha concluso Franz Caruso –  di un appuntamento che finora aveva toccato soltanto città metropolitane e ne siamo stati all’altezza anche con la nostra organizzazione comunale che ha saputo affiancare con professionalità Coldiretti. Di ciò ovviamente ringrazio gli uffici comunali preposti e la Polizia Municipale. Dopo decenni le luci di Cosenza tornano ad accendersi nel segno della concretezza tornando ad essere punto di riferimento per l’intero territorio provinciale ed attrattiva in tutta la Calabria ed anche oltre. Abbiamo confermato e consolidato un rapporto proficuo con Coldiretti che in futuro porterà tanti altri benefici alla nostra comunità”.

Aceto: “grande festa di popolo e di informazione”

“Per tre giorni abbiamo tenuto accesi i riflettori su una Calabria positiva– afferma Franco Aceto Presidente di Coldiretti Calabria – bella, dinamica, del fare. Abbiamo esaltato un territorio che fa dell’Agricoltura e dell’Agroalimentare il suo punto di forza, dove le produzioni e i prodotti crescono in qualità ogni giorno, attraverso il lavoro della aziende agricole e delle persone. Gli echi di questo straordinario evento dureranno a lungo, oserei dire che apparterranno alla storia della nostra Regione e di Cosenza. Il bilancio fatto di numeri, attività, intrattenimento, attrattività, progettualità, idee che abbiamo stilato a conclusione della grande festa di popolo e di informazione oltre che di condivisione con la collettività, non lascia spazio a dubbi. Penso di poter dire – conclude il leader di Coldiretti Calabria – che abbiamo innescato fiducia e stimoli per il futuro che ci aspetta e su quello che dobbiamo continuare a fare. A conferma dell’importanza dell’evento, abbiamo avuto la presenza di autorevoli rappresentanti Istituzionali, della magistratura, dell’economia, dello spettacolo, del giornalismo, della chiesa, della scuola che, insieme a Coldiretti, hanno detto no a modelli alimentari sbagliati e pericolosi come la diffusione del cibo sintetico”.

Il sindaco Franz Caruso ed il Presidente di Coldiretti Calabria, Franco Aceto ringraziano, per la grande condivisione e collaborazione il Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella,   il Questore Michele Maria Spina, Il Comandante provinciale dei Carabinieri, Agatino Saverio Spoto, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Giuseppe Dell’Anna e tutti i rappresentanti delle le forze dell’ordine.

Villaggio Coldiretti a Cosenza. Mancini: “bello ma non lì”

“Sulla tre giorni del Villaggio Coldiretti ho registrato plausi entusiastici sulle tante presenze in città (che indubbiamente si sono registrate) e critiche feroci sui disagi per cittadini ed esercenti (che sono stati notevoli). Purtuttavia quando ad ispirare i commenti è la partigianeria il rischio è che non si metta a fuoco il punto principale del ragionamento”. Cosi Giacomo Mancini in una dichiarazione.

Ed il punto vero è il luogo dove questi eventi vengono organizzati : corso Mazzini tra le opere d’arte del MAB. Da anni è così: nel recente passato anni la festa del cioccolato, ieri (in perfetta continuità) il villaggio Coldiretti. E non va bene.

Molti ricorderanno che da quando il sindaco Mancini, sfidando l’opinione prevalente ai tempi, decise di chiudere al traffico quella che poi prese il nome di piazza XI settembre per pedonalizzare tutta quella parte di corso, quell’area è diventata la zona della passeggiata, degli incontri, dello shopping della nostra città. In due parole: il salotto buono.

Dopo di allora le amministrazioni – prosegue Mancini junior – che si sono succedute hanno continuato quella illuminata intuizione estendendo di fatto l’isola pedonale da piazza dei Bruzi a quella che un tempo si chiamava piazza Fera e che poi è stata ribattezzata piazza Biliotti. Nel frattempo il corso è stato arricchito da importanti opere d’arte donate dal mecenate Bilotti che hanno permesso di realizzare un museo all’aperto unico nel panorama nazionale. 

Il corso insieme al MAB sono diventate elemento distintivo e attrattivo di Cosenza. Uno sui quali costruire la conquista di flussi di turisti e visitatori.  Del resto con quella trasformazione, oggi aprire un esercizio commerciale sul corso rappresenta un investimento molto maggiore  (ad iniziare dall’acquisto o dal fitto dei locali) rispetto a tutte le altre zone della città. 

Con le dovute proporzioni per come avviene a via dei Condotti a Roma o a via Monte Napoleone a Milano. Certo quei livelli di qualità sono per alcuni versi ancora lontani perché manca ancora una attenta politica di decoro urbani, sugli arredi, sulle illuminazioni, sui colori, sulle insegne. E anche sulle concessioni degli spazi pubblici: gazebo e platee per iniziative di ogni genere e anche tanti ambulanti costringono ad una gimkana quotidiana i cittadini ed una perdita di valore per i luoghi. 

Per questo io ritengo, non solo per gli esercenti che sul corso hanno investito, o per i cittadini che li vogliono passeggiare, ammirare le opere d’arte o fare acquisti, ma proprio per la vocazione che anche con il MAB, quella zona della città ha acquisito, che non debba essere quella la sede di iniziative fieristiche per quanto di qualità, per come è stata quella di Coldiretti

In città infatti non mancano gli spazi idonei. Ne cito solo alcuni: la zona del lungo Crati con i box art, quella della città dei ragazzi su via Panebianco, quella di viale Magna Grecia o anche quella della stazione ferroviaria di Vagli Lise.

Sono quelle le sedi idonee per iniziative di fieristiche e espositive. Scegliendo uno di quei luoghi della città i vantaggi sarebbero molteplici: portare attenzione a zone cittadine non utilizzate; rendere più semplice la logistica ; limitare al minimo i disagi per i cittadini; offrire servizi maggiori a chi espone.

E in più i visitatori potrebbero poi godere dei luoghi della città ad iniziare dal corso e dal Mab, per passare al centro storico, e ai musei apprezzandoli nella loro vocazione vera. Solo facendo conoscere la città per quella che è si può fare vero e produttivo marketing territoriale. Mi auguro – conclude Giacomo Mancini – che su questo tema ci possa essere una riflessione alta e collettiva per il presente e per il futuro. Per il bene di Cosenza”. 

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