Ven. Mar 29th, 2024

A denunciare quanto accaduto è stata proprio la stessa società, secondo la quale “oggi è stata scritta una pagina nera”

Continua dopo la pubblicità...


Calura
StoriaDiUnaCapinera
Testata
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

“Nella città ‘solidale’ di Cutro oggi purtroppo è stata scritta una pagina nera che offende la storia e le nobili tradizioni dell’intera comunità Cutrese”. Inizia così il post pubblicato su Facebook dall’Asd CotroneiCaccuri, che denuncia una “vile e premeditata aggressione all’ingresso dello stadio comunale”. Stando a quanto scritto dalla società, registrati “schiaffi, spintoni e minacce. Addirittura, il mister Parantela si è visto puntare un bastone appuntito alla gola. Il tutto alla presenza di un tale qualificatosi solo dopo come commissario di campo inviato dalla Lnd-Cr Calabria.Nonostante fossero state informate tutte le preposte autorità, purtroppo è successo ciò che in un un normale e civile territorio non dovrebbe mai succedere” conclude l’Asd CotroneiCaccuri.

L’ ASD Cutro si dissocia e condanna categoricamente qualsiasi situazione di discussione animata, che sarebbe avvenuta all’esterno dello stadio e che avrebbe coinvolto alcuni tifosi ed i membri della società Cotronei Caccuri. Ci dispiace per l’epilogo di una domenica, che avevamo preparato con l’intento di una sana giornata di sport, tra due realtà del crotonese, che si sono sempre stimate e con ottimi rapporti. È stato triste non potersi confrontare sul campo, dopo le rassicurazioni delle forze dell’ordine, dei dirigenti del Cutro, del commissario di campo e delle autorità preposte che garantivano appieno lo svolgimento della partita in totale sicurezza. C’erano tutti i presupposti e le garanzie per disputare la partita, ma il Cotronei Caccuri frettolosamente e d’impulso ha preferito ripartire senza mai entrare negli spogliatoi e né tantomeno all’interno dello stadio nella zona riservata alle squadre, agli arbitri, alle forze dell’ordine e al presidio sanitario.

CALABRIA 7

Print Friendly, PDF & Email