Lun. Set 25th, 2023

In 10 anni sono state chiuse 3 scuole dell’infanzia in Piemonte e 88 in Calabria. Le province più svuotate sono: Cosenza, Reggio Calabria

Continua dopo la pubblicità...


RistoroViandante
CalabriaVerde
ConcertoUomoCheOscura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Scuole chiuse per mancanza di alunni. Così, le culle vuote degli ultimi anni sono già diventate banchi vuoti e infine edifici scolastici chiusi, per ora soprattutto nelle scuole dell’infanzia e della primaria ma l’ombra della chiusura si sta già allungando anche sulle scuole medie e presto sulle superiori. Le classi, insomma, si svuotano e le scuole finiscono per chiudere i battenti. Negli ultimi dieci anni – secondo una ricerca di Tuttoscuola, elaborata su dati ufficiali pubblicati sul sito del ministero dell’Istruzione e del Merito – in Italia sono state sbarrate le porte di oltre 2.600 scuole, solo nel segmento delle scuole dell’infanzia e primaria (alunni tra 3 e 11 anni). E nei prossimi cinque anni si può stimare che ne chiuderanno almeno altre 1.200, tra statali e paritarie. Del resto – secondo le stime dello stesso ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara – fra 10 anni dai 7,4 milioni di studenti del 2021 si scenderà a poco più di sei milioni, al ritmo di 110-120.000 ragazzi in meno ogni anno. L’emorragia di iscritti – secondo lo studio – non si è fermata mai negli ultimi dieci anni e ha colpito soprattutto al Sud: delle 2.600 scuole chiuse tra l’anno scolastico 2014-15 e il corrente 2022-23, due su tre (oltre 1.700) si trovavano nel Meridione. Il 15% delle scuole chiuse erano nel nord-ovest (-382), il 10% nel nord-est (-245) e l’11% al centro (-289 scuole). In 10 anni sono state chiuse 3 scuole dell’infanzia in Piemonte e 88 in Calabria. Le province più svuotate sono: Cosenza, Reggio Calabria e Salerno.

Banchi vuoti in Calabria

Banchi vuoti, quindi, anche in Calabria, soprattutto nei paesi delle aree interne. Scuole con pochissimi alunni che cercano di sopravvivere organizzandosi anche in pluriclassi (dove per consentire lo svolgimento del servizio scolastico, si riuniscono alunni di classi diverse nella stessa aula con lezioni differenziate). Situazione simile, puntando lo sguardo al locale, anche in diversi paesi dell’hinterland Lametino. Sono soprattutto i piccoli centri, in particolare nei territori montani, ad aver pagato il prezzo più alto, perdendo quello che è il primo centro di aggregazione della comunità locale, presidio di cultura e di relazioni educative. Oltre la metà (55%) delle scuole che hanno chiuso erano paritarie, in larga parte scuole dell’infanzia private. A ritrarsi quindi non è solo la scuola privata, che deve fare i conti anche con la crisi economica che rende più difficile pagare le rette e fa dirottare le iscrizioni verso la scuola statale, ma anche quest’ultima: negli ultimi dieci anni – calcola il report – lo Stato ha chiuso ben 1.176 scuole (450 dell’infanzia e 726 primarie), in tutte le Regioni (ma quasi il 70% al Sud e nelle Isole). Secondo quanto emerge dallo studio, l’estinzione di scuole in questi anni è avvenuta soprattutto nel segmento dell’infanzia, che rappresentano i due terzi delle 2.600 scuole chiuse, mentre hanno chiuso 865 scuole primarie. Questo dato lascia intendere che nei prossimi anni l’onda lunga colpirà anche molte scuole medie e superiori. Complessivamente entro i prossimi cinque anni, se non interverranno misure normative di contenimento, tra statali e paritarie potrebbero chiudere altre 1.200 scuole, in base alle proiezioni di Tuttoscuola che tengono conto anche dell’andamento delle nascite.

calabria 7

Print Friendly, PDF & Email