Mar. Mar 19th, 2024

De Luca in Calabria: “l’autonomia differenziata è una riforma che nei fatti aumenterà le storiche disuguaglianze che caratterizzano il Paese determinando ancor di più un’Italia a due velocità”

Autonomia differenziata. Risorsa o ecatombe per la sanità territoriale?
È il tema del convegno che si è svolto oggi pomeriggio a Vibo Valentia promosso da Italia Viva e Avanti Vibo. “Ho ascoltato con grande attenzione e interesse gli interventi di Vittorio Curigliano, responsabile territoriale Avanti Vibo, Salvatore Solano, sindaco di Stefanaconi, Antonino Nucera, coordinatore cittadini Italia Viva Rc, Giuseppe Condello, coordinatore provinciale Italia Viva, Brunello Censore, responsabile regionale enti locali Italia Viva, Ernesto Magorno, coordinatore regionale Italia Viva”, è quanto afferma Cateno De Luca presente all’iniziativa. A fare gli onori di casa Mariella Calogero, coordinatrice provinciale di Italia Viva a Vibo Valentia.

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“Ricca di spunti di riflessione la relazione di Soccorso Capomolla, esperto del settore sanitario che ha tracciato un quadro desolante della situazione attuale, delle differenze che già ci sono tra il sistema sanitario del Nord e quello del Sud. Al centro della discussione le ricadute che si avranno sui territori nelle previsioni della legge sull’autonomia differenziata. A me sono state affidate le conclusioni. Ho ancora una volta riportato la posizione di Sud chiama Nord sull’autonomia differenziata ribadendo che si tratta di una norma che così com’ è stata impostata determina inevitabilmente la suddivisione del Paese tra cittadini di seria A e cittadini di serie B. L’Italia non sarà più una e indivisibile! È una proposta che rischia di cambiare il sistema Italia così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi. È una riforma che nei fatti aumenterà le storiche disuguaglianze che caratterizzano il Paese determinando ancor di più un’Italia a due velocità“, rimarca De Luca.

“In tutto questo mi chiedo il meridione dov’era, dov’è e dove intende essere? Anche l’Europa ha detto no a questa riforma, ma non l’ha certamente fatto per fare un favore al Sud! Io sono un europeista convinto, ma questa Europa così com’è non mi piace. Il sistema Italia è minacciato da politiche che non tengono conto di determinati aspetti, penso ad esempio al made in Italy che è concretamente a rischio.
Sud chiama Nord vuole portare i propri rappresentanti anche in Europa che possano farsi portavoce del territorio. Auspichiamo ovviamente che dalle occasioni di confronto si passi all’azione. Perché troppo spesso quando si passa all’azione gli eserciti presenti ai convegni si trasformano in truppe sparite che determinano le sorti delle battaglie. Questa è una battaglia importante che non possiamo mancare”, conclude De Luca.

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