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14 Mag 2025, Mer

25 aprile, il sindaco Falcomatà: “Reggio Calabria non è timida né ambigua. Siamo orgogliosamente antifascisti”


Nel giorno in cui l’Italia celebra l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà affida a un messaggio pubblico il senso profondo di una ricorrenza che, ancora oggi, non smette di far discutere. E lo fa con parole nette, che rifuggono ogni ambiguità.

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«Gramsci diceva di odiare gli indifferenti – scrive Falcomatà – ma c’è qualcosa di peggiore: i tiepidi». Un’accusa diretta a chi, pur avendo ruoli pubblici, mostra un atteggiamento incerto e poco partecipe nei confronti del 25 aprile, una data che il primo cittadino definisce «la più importante festa nazionale della nostra Repubblica».

Il sindaco denuncia l’incapacità, ancora oggi diffusa, di riconciliarsi con la storia e di onorare con la dovuta solennità il sacrificio dei partigiani. «Sul 25 aprile non si negozia. Il 25 aprile non è barattabile», ribadisce. E rispondendo a chi etichetta la giornata della Liberazione come una festa divisiva, chiarisce: «È vero, divide in modo chiaro i fascisti dagli antifascisti. E noi siamo orgogliosi di essere una comunità dichiaratamente antifascista».

Nel suo intervento, Falcomatà critica la retorica della “sobrietà” quando usata come scudo per evitare prese di posizione chiare. «Sobrietà non significa timidezza, ignavia, men che meno diserzione. Significa rispetto: per chi non c’è più, per il ruolo che si riveste, per chi si rappresenta. E soprattutto per chi, combattendo e morendo, ci ha portato dalla parte giusta della storia».

Il messaggio si chiude con un appello identitario e senza esitazioni: «Reggio Calabria non vuole essere timida, tiepida o ambigua. Vuole cantare “Bella ciao” contro tutte le dittature, i fascismi di ieri e di oggi. Viva l’Italia liberata. Viva l’Italia antifascista».