“Il nuovo piano industriale di Alitalia taglia fuori, già a partire dal 2017, l’aeroporto di Reggio Calabria poiché considerato uno scalo non redditizio. La notizia, pubblicata oggi da un autorevole quotidiano italiano, lascia davvero senza parole soprattutto alla luce delle tanto celebrate e, a più riprese, strombazzate, missioni nella Capitale che hanno visto protagonisti i rappresentanti istituzionali di Regione Calabria e Comune di Reggio”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa, commentando la nuova strategia operativa messa a punto dall’ex compagnia di bandiera in vista del prossimo anno.
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“C’è seriamente da interrogarsi, a questo punto, – prosegue Raffa – sulla stessa autenticità di certi incontri urgenti, delle telefonate frenetiche e delle riunioni strategiche che avrebbero caratterizzato in questi mesi l’interlocuzione in sede istituzionale fra il governo centrale e quello regionale. E ci chiediamo, inoltre, a cosa siano servite le numerose trasferte romane delle varie delegazioni locali che, con tanto di cappello in mano, hanno provato, evidentemente senza successo, a stimolare una maggiore attenzione nei confronti del nostro territorio presso i vari rappresentanti del governo nazionale. Tutte domande che, a questo punto, ritengo debbano meritare una risposta per una volta credibile, che non sia il solito ritornello, a cui non crede ormai nessuno e lo dimostrano i fatti, dell’attenzione del governo nazionale verso la Calabria come puntualmente ci viene propinato. L’ultima spedizione, solo in ordine di tempo – afferma il presidente della Provincia di Reggio Calabria – narrava di un ministro Delrio estremamente persuasivo nei confronti dei vertici di Alitalia dai quali avrebbe addirittura ricevuto ampie garanzie circa l’interesse a continuare a operare su Reggio, con tanto di moratoria e promessa del solito tavolo tecnico. Ebbene della scarsa autorevolezza del ministro oggi, purtroppo, riceviamo una nuova, desolante, conferma, visto che il disimpegno della compagnia aerea verso l’aeroporto dello Stretto, viene ora messo nero su bianco. Un atto formale e concreto, esattamente come quello messo in campo, in senso diametralmente opposto, dalla Provincia di Reggio Calabria che solo qualche giorno fa ha reperito e già liquidato le risorse necessarie per garantire l’esercizio provvisorio dello scalo che dunque può continuare a funzionare in attesa che subentri il nuovo gestore. Ma se altrove – sottolinea il presidente di Palazzo “Alvaro” – si continua a remare nella direzione opposta, l’orizzonte per Reggio continuerà a essere molto preoccupante. Verrebbe da pensare, davvero, che ci sia quasi un disegno ben preciso per affossare definitivamente la nostra città e tutta la sua provincia. Ma non vogliamo cedere al complottismo né alla rassegnazione. Preferiamo continuare con determinazione lungo la strada intrapresa e che ha visto nella Provincia l’unico ente davvero interessato a garantire la permanenza del trasporto aereo su Reggio. Ed è in questa direzione – rimarca Raffa – che chiediamo, anche alla luce degli inquietanti scenari che sembrano prendere forma, che sia riconosciuto anche per Reggio lo strumento legislativo della continuità territoriale al fine di garantire i servizi essenziali di trasporto ai cittadini. Come nel caso delle isole, crediamo che anche il nostro territorio versi ormai in una condizione tale di marginalità da richiedere l’attuazione di misure straordinarie. Di sicuro – conclude il presidente della Provincia di Reggio Calabria – non assisteremo passivi e inermi a questo scempio e non consentiremo che gli sforzi compiuti fino ad oggi vengano vanificati da una politica assente e inadeguata”.
a.l./