Sostenibilità a rischio per i comuni italiani: senza l’arrivo dei fondi PNRR, molti enti locali potrebbero affrontare decreti ingiuntivi e pignoramenti, mentre solo i comuni virtuosi riescono ancora a resistere.
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Cresce la preoccupazione tra i comuni italiani per il rischio di fallimento a causa del mancato incasso dei fondi PNRR. Il paradosso è evidente: mentre i progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) partono, i comuni sono costretti a coprire i costi dei lavori con risorse proprie, in attesa dei fondi promessi. Questo meccanismo, però, può durare solo per un periodo limitato.
I comuni più virtuosi, con disponibilità di cassa e bilanci solidi, riescono ancora a pagare le aziende che hanno avviato i lavori, evitando di incorrere in sanzioni economiche. Tuttavia, per molti altri comuni, la situazione è drammatica: senza liquidità sufficiente, rischiano di essere travolti da decreti ingiuntivi e pignoramenti, mettendo in pericolo non solo i progetti in corso ma anche la stabilità economica dell’intero ente.
Un ulteriore ostacolo è rappresentato dalla complessa rendicontazione richiesta per i fondi PNRR. Molte amministrazioni locali non dispongono delle figure professionali adeguate per gestire correttamente questo percorso, aggravando ulteriormente la situazione.
Questo scenario solleva interrogativi urgenti sul futuro del PNRR e sulla necessità di interventi tempestivi per evitare che si trasformi in una “tomba” per i comuni italiani, anziché in un’opportunità di rilancio e sviluppo.