Il rapporto di Cittadinanzattiva svela le criticità dell’edilizia scolastica in Calabria: edifici vetusti, carenze nelle certificazioni e nell’adeguamento antisismico. La mancanza di fondi e la scarsa manutenzione pesano sulla sicurezza degli studenti.
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Il XXII Rapporto sulla sicurezza a scuola di Cittadinanzattiva, presentato oggi a Roma, dipinge un quadro allarmante dell’edilizia scolastica in Calabria e in Italia. L’indagine rivela una situazione critica, caratterizzata da edifici obsoleti, carenze nelle certificazioni essenziali e inadeguatezza delle strutture alle sfide climatiche e sismiche attuali.
In Calabria, la situazione è particolarmente preoccupante. Su 2.163 edifici scolastici, solo il 24,37% (540) possiede la certificazione di agibilità, mentre il 74,39% (1.609) ne è sprovvisto. Ancora più critica è la situazione per quanto riguarda la prevenzione incendi: appena il 19,14% (414) delle scuole ha la certificazione necessaria, contro il 70,09% (1.516) che ne è privo.
Il rapporto evidenzia come la vetustà degli edifici sia un fattore determinante: a livello nazionale, il 47% delle scuole (18.889) è stato costruito prima del 1976. Il Sud Italia, inclusa la Calabria, presenta la situazione più critica, con il 18% degli edifici classificati come vetusti e solo il 13% progettato secondo le norme antisismiche.
Le sfide climatiche emergono come un nuovo fronte di preoccupazione. In Calabria, solo il 6,6% degli edifici scolastici (222 su 3.346) è dotato di sistemi di condizionamento, una percentuale che, seppur in linea con la media nazionale del 6%, risulta insufficiente per affrontare le ondate di calore sempre più frequenti. Ancora più bassa è la presenza di impianti solari termici, installati solo nel 2,3% delle scuole calabresi (77 edifici).
Cittadinanzattiva sottolinea come queste carenze siano il risultato di anni di sottovalutazione dell’importanza dell’edilizia scolastica, aggravata dalla mancanza di finanziamenti statali per circa 20 anni e dalla scarsità di interventi di manutenzione da parte degli enti locali. La situazione è ulteriormente complicata dai limiti imposti dal patto di stabilità e dalla generale sottostima della gravità delle condizioni degli edifici scolastici.
Il rapporto solleva anche questioni legate all’adattamento del calendario scolastico alle nuove sfide climatiche e sociali. Si propone una revisione che preveda una frammentazione delle vacanze per mantenere la continuità nell’apprendimento e prevenire il fenomeno del “learning loss”.
In conclusione, il quadro che emerge per la Calabria e per l’Italia è quello di un sistema scolastico che necessita urgentemente di investimenti mirati e di una strategia a lungo termine per garantire la sicurezza e il comfort degli studenti. Le sfide sono molteplici: dall’adeguamento sismico al miglioramento dell’efficienza energetica, passando per l’ottenimento delle certificazioni di base. Solo attraverso un impegno concreto e costante sarà possibile trasformare le scuole in ambienti sicuri, moderni e adatti alle esigenze educative del XXI secolo.