Cerimonia inaugurale con la consegna delle pergamene ai neo dottori di ricerca. Tra gli ospiti, interventi musicali e una lectio sui cambiamenti climatici del politico e accademico Petre Roman.
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L’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha inaugurato la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2024-2025 con una cerimonia ricca di emozioni. Venerdì 27 settembre, presso l’aula Magna Quistelli, si è tenuto il primo evento dell’undicesima edizione, promossa dalla Commissione Europea, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico al mondo della ricerca.
L’apertura dell’evento è stata affidata al Rettore Giuseppe Zimbalatti, che ha illustrato il programma e le finalità dell’iniziativa, seguito dai saluti di esponenti regionali come Caterina Capponi e Maria Stefania Caracciolo. Il momento centrale della cerimonia è stato la consegna delle pergamene ai neo dottori di ricerca, guidata dal Coordinatore della scuola di Dottorato, Paolo Fuschi, insieme al Rettore e ai coordinatori dei cinque Dottorati dell’Ateneo.
La serata ha visto anche un suggestivo intermezzo musicale in vernacolo calabrese, eseguito dal Coro Polifonico dell’Ateneo diretto dal Maestro Bruno Tirotta, prima della lectio tenuta da Petre Roman. Il politico e accademico ha trattato il tema dei cambiamenti climatici, proponendo una riflessione sull’urgenza di un cambiamento culturale per contrastare il riscaldamento globale, chiudendo con una nota di speranza per il futuro.
L’evento si è concluso con la tradizionale foto di gruppo e il lancio del tocco da parte dei neo dottori di ricerca, in un’atmosfera festosa e carica di soddisfazione.