Gio. Nov 7th, 2024

Pubblicata la graduatoria definitiva del programma 2020-2021. Sono 116 le domande ammesse. Gallo: «Settore prezioso per l’economia»

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«Stilata la graduatoria del programma apistico 2020-2021. A un mese dalla pubblicazione degli elenchi provvisori – informa una nota del dipartimento regionale all’Agricoltura –, la Commissione di valutazione ha esaminato anche le istanze di riesame, approntando quelli definitivi».

DOMANDE AMMESSE

«Le domande risultate ammissibili, che comprendono le diverse tipologie di investimento e le sottoazioni previste dal bando – si riporta nella nota –, sono complessivamente 116, sulle 125 pervenute. Di esse, ne saranno immediatamente finanziate 73, per un importo totale di 451.599,44 euro. A partire dal mese di giugno, inoltre, il budget destinato alla Regione Calabria dal Mipaaf sarà incrementato, così da consentire lo scorrimento della graduatoria e il finanziamento di altri progetti risultati ammissibili».

SETTORI FINANZIATI

«Tra gli interventi finanziabili – è scritto ancora – rientrano il sostegno alla ricerca, alla formazione e all’aggiornamento degli addetti ai lavori; al nomadismo; all’acquisto di api regine e di attrezzature per le attività apistiche; al miglioramento delle condizioni di produzione, conservazione e vendita dei prodotti dell’apicoltura, attraverso la riduzione dei costi; ad azioni di lotta agli aggressori e alle malattie dell’alveare.

Gli elenchi sono consultabili sul portale istituzionale www.regione.calabria.it, nella sezione “Dipartimento Agricoltura”. Avverso il provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al Tar nei termini di legge, oppure ricorso straordinario al presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla data di pubblicazione dello stesso sul Burc».

GALLO: «ATTIVITÀ INDISPENSABILE»

«Siamo pronti a sostenere – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – un settore molto prezioso per l’economia e le tradizioni culturale dei nostri territori: il contributo della Regione vuole rappresentare un supporto al lavoro encomiabile degli apicoltori calabresi e, allo stesso tempo, un aiuto nella valorizzazione di un’attività indispensabile per la tutela della biodiversità».