Venerdì 15 luglio c.a. si è tenuto presso la biblioteca “Raffaella Scordo” di Ardore, un Consiglio Comunale aperto, richiesto dalla minoranza consiliare, con un unico punto all’ordine del giorno riguardante il fenomeno del “mare sporco”, argomento d’attualità negli ultimi giorni, molto dibattuto, spesso con superficialità ed estemporaneità sui social network, con risultati contraddittori tra l’aver reso più evidente il caso e aver, però, creato allarme tra i fruitori e danni economici agli operatori turistici. È innegabile che il tutto è collegato al problema annoso dell’inquinamento relativo al sistema di depurazione delle acque reflue, all’efficienza, spesso compromessa, delle piattaforme depurative e, quindi, alla loro gestione che, negli anni, ha determinato un viraggio verso la eutrofizzazione delle acque e dei fondali marini, con lo sviluppo di fenomeni di trasformazione del fitoplancton responsabili di proliferazione de alghe, schiume, mucillagini e quant’altro.
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Nella riunione sono state analizzate le varie cause e modalità di inquinamento marino, presentate le attività programmate ed i risultati degli accertamenti disposti autonomamente dall’azione dell’amministrazione comunale ardorese e suggerite e discusse le possibili strategie da adottare per affrontare a breve ed a medio-lungo termine il problema. Atteso che questo Comune da molti anni persegue, come altri, una politica di massima attenzione sulle problematiche ambientali, riconoscendo che soluzioni immediate del delicato problema non esistono, si è deciso di suggerire per ora agli Amministratori dei comuni limitrofi, (ma ogni contributo dal comprensorio è ben accetto) ed agli Enti interessati, di attivarsi per adottare con la massima urgenza un provvedimento tampone, già attuato negli anni scorsi, mediante la realizzazione di un provvisorio sbarramento sull’arenile che impedisca l’arrivo diretto al mare degli scarichi fognari già accertati (es. foce fiumara Careri). Nel contempo il Consiglio ha votato all’unanimità la proposta di istituire tra i comuni della zona (chiunque sia interessato potrà prenderne parte) e gli Enti in indirizzo, una specie di “Unità di Crisi” permanente costituita da amministratori (maggioranza e minoranza), politici e tecnici (Es. sindaci,consiglieri, capi uffici tecnici e componenti delle competenti strutture dell’assessorato regionale e del ministero), che, verificati, con chiettezza e verità, tutti gli aspetti della problematica generale, si concentrino sugli aspetti particolari relativi alle questioni amministrative/burocratiche/attuative della stessa, ne individuino le criticità e suggeriscano soluzioni, possibilmente rapide e praticabili. La proposta che viene avanzata mira ad avere un primo incontro nel più breve tempo possibile e, comunque, non oltre fine mese di luglio; una data che proponiamo è giovedì 28 luglio alle ore 18, ad Ardore Marina, nella sala riunioni della Biblioteca comunale in via S. Francesco da Paola. Questo invito, che speriamo venga accolto, non intende individuare responsabilità ed inadempienze (di cui si sta occupando l’organo inquirente), ma vuole andare nella direzione di dare un contributo, attraverso una seria discussione, alla ricerca di soluzioni possibili che, ovviamente, non possono non interessare tulle le Amministrazioni comunali della Locride.
P.S. Di quanto sopra sono stati informati alcuni parlamentari nazionali ed europei con l’invito ad attivarsi nelle sedi opportune per poter perorare la causa.
Il sindaco G. M. Grenci su incarico del Consiglio Comunale di Ardore.