Reggio Calabria, 15 agosto 2024 – Il Poliambulatorio di Gallico non chiuderà. A confermarlo è il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Reggio Calabria, Lucia Di Furia, che ha smentito categoricamente le voci di una chiusura imminente della struttura, diffuse da alcuni esponenti del Partito Democratico Calabria.
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“Nessun documento dispone ad oggi la chiusura immediata del Poliambulatorio di Gallico e nessuna nota è stata predisposta in tal senso,” ha dichiarato Di Furia, rispondendo alle preoccupazioni espresse in una serie di comunicati stampa del PD. I democratici avevano infatti lanciato l’allarme, paventando una possibile mobilitazione per scongiurare la chiusura della struttura sanitaria.
Il direttore generale ha chiarito che il Poliambulatorio di Gallico si trova in una struttura privata per la quale l’ASP paga un affitto da anni. In un contesto in cui la Regione Calabria è sottoposta a un Piano di rientro per il risanamento economico, Di Furia ha sottolineato l’importanza di ridurre i costi, inclusi i fitti passivi. Tuttavia, ha ribadito che questo non significa una chiusura imminente del poliambulatorio, smentendo così le speculazioni in corso.
“La preoccupazione sollevata dai rappresentanti del PD Calabria non trova fondamento,” ha continuato Di Furia. “Ritengo importante mantenere un dialogo aperto e costruttivo con le istituzioni locali, motivo per cui ho recentemente chiesto al sindaco della Città di Reggio Calabria di organizzare un incontro, che spero possa avvenire a settembre. Sarà un’occasione per discutere non solo della situazione del Poliambulatorio di Gallico, ma anche delle altre questioni rilevanti per il territorio.”
Con questa dichiarazione, l’ASP di Reggio Calabria cerca di mettere a tacere le preoccupazioni, rassicurando cittadini e operatori sanitari sul futuro del Poliambulatorio di Gallico. Tuttavia, resta aperto il dibattito sull’ottimizzazione delle risorse e sulla gestione delle strutture sanitarie nella regione, tema che sarà probabilmente al centro del prossimo incontro tra l’ASP e le istituzioni locali.