L’azienda annulla l’investimento a causa dei troppi ostacoli burocratici. Agostinelli critica duramente l’amministrazione locale per aver bloccato un’opportunità di crescita economica.
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Con una lettera al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, Baker Hughes ha ufficializzato il ritiro dal progetto di investimento da 60 milioni di euro nel porto di Corigliano Rossano. «Troppi ostacoli hanno reso impossibile proseguire», ha dichiarato Paolo Noccioni, presidente di Nuova Pignone, spiegando che le condizioni per portare avanti il piano sono venute meno. L’iniziativa, che prevedeva la creazione di 200 posti di lavoro diretti e altrettanti nell’indotto, avrebbe trasformato Corigliano Rossano in un polo industriale per la produzione di moduli energetici destinati all’esportazione.
Il progetto, che avrebbe portato benefici significativi al territorio, è stato frenato da una serie di ritardi e dalla resistenza dell’amministrazione comunale. Quest’ultima aveva presentato un ricorso formale alla Presidenza della Repubblica, chiedendo lo spostamento dei capannoni previsti nel piano, rallentando così l’iter di realizzazione.
Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, ha espresso profonda amarezza per la decisione: «Chi ha detto no a questo progetto si goda questa tragica vittoria. È stata persa un’opportunità imperdibile di sviluppo per la Calabria, con 200 posti di lavoro svaniti e giovani che ora dovranno cercare fortuna altrove».