Reggio Calabria ha risposto alla grande, lanciando un messaggio di solidarietà bellissimo, di accoglienza verso la comunità ucraina colpita in questi giorni dai durissimi attacchi della Russia. Nelle ultime ore è partita una raccolta di beni di prima necessità (abbigliamento, medicinali, cibo) per aiutare i profughi di guerra e il supporto dalla città dello Stretto, come detto, è stato grandioso. “Siamo sconvolte, ringrazio tutti di cuore ma per il momento fermeremo la raccolta dei vestiti“, ha detto una delle coordinatrici dell’iniziativa, che ha ringraziato tutti per l’apporto fornito e per le numerose donazioni. Proprio per la grande risposta, però, per ora la raccolta si è fermata, perlomeno quella dei vestiti. “Ci servono medicinali – ha precisato infatti la donna – tachipirine, antinfiammatori, aspirine, alcool, disinfettanti, garze, bende. Per i vestiti siamo fermi perché non abbiamo come trasportarli“, ha confessato. “Quello che abbiamo verrà portato all’ambasciata di Napoli e da lì verrà trasferito a Leopoli“.
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L’organizzatrice ne approfitta per fare un importantissimo appello ai nostri microfoni: “se qualcuno si vuole offrire con un camion o con un furgone, per fare più viaggi possibili, noi siamo qui e lo aspettiamo a braccia aperte. Ora siamo disperati, perché domani riusciranno a prendere solo 5 pedane. Cosa ci hanno donato? Ogni cosa, di tutto e di più, soprattutto per i bambini neonati: vestiti, coperte, roba da mangiare, prodotti a lunga conservazioni. Ai reggini dico un grazie immenso, un grazie di cuore e faccio un grande abbraccio. Speriamo possano essere fatti altri viaggi la prossima settimana”.
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