Lun. Ott 7th, 2024

Nel suggestivo scenario di Forte Siacci, nel Comune di Campo Calabro, si è svolta la Biennale dello Stretto 2024, un evento che ha posto al centro della discussione le politiche di sviluppo del territorio, con un’attenzione particolare al tema dell’acqua e delle infrastrutture strategiche. Il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, è intervenuto sottolineando l’importanza di questa edizione e del suo tema principale: “La Biennale dello Stretto è una grande occasione, un punto di vista nuovo, fresco e diverso sulle politiche di sviluppo del territorio. È interessante vedere come il tema dell’acqua possa farci riflettere sull’organizzazione delle nostre città, in un contesto di cambiamenti climatici e riscaldamento globale”.

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Falcomatà ha voluto rimarcare che le infrastrutture strategiche devono essere il frutto di una visione condivisa, piuttosto che semplici opere isolate: “Le infrastrutture non devono essere considerate come dei ‘lego’ posizionati a cavallo di due territori, ma pensate per portare un effettivo sviluppo”.

Nel suo intervento, il sindaco ha collegato la Biennale allo sforzo per la candidatura di Reggio Calabria a Capitale della Cultura 2027. Ha spiegato che lo Stretto, da sempre crocevia di popoli e culture, rappresenta un simbolo di convivenza e cooperazione: “All’interno dello sviluppo di un territorio c’è anche un racconto culturale che può supportare il lavoro per la candidatura di Reggio Calabria come Capitale della Cultura”.

Falcomatà ha anche evidenziato il significato della cooperazione tra territori, specialmente in un’epoca caratterizzata da conflitti: “Nessuno si salva da solo, abbiamo il dovere di dialogare e cooperare. La Biennale dello Stretto ne è un esempio, anche rispetto ai nostri rapporti con Messina, con la quale abbiamo avviato un percorso di condivisione”.

Alla Biennale hanno partecipato anche altri rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui il sindaco di Campo Calabro, Sandro Repaci, e la sindaca di Staiti, Giovanna Pellicanò, rendendo il confronto ricco di spunti per lo sviluppo futuro del territorio dello Stretto.