Oggi sarebbero dovuti rientrare a scuola, migliaia di bambini Calabresi, ma per una decina di loro resterà chiusa. Sono in età per andarci, ma non lo fanno, non perché non stiano bene o abbiano altri impedimenti, anzi , stanno benissimo, ma per loro non apre perché di fatto la loro scuola è stata sempre aperta. Sono i bambini che frequentano la prima “Homeschool” di Calabria a Bovalino.
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I genitori per il loro bene hanno deciso di offrigli l’educazione parentale, dai genitori o da altre persone scelte dalla famiglia, a bambini di età scolare a casa , senza che ciò implichi violazioni degli obblighi scolastici, ma in libertà, senza obblighi di orari rigidi, senza distinzione tra il tempo scolastico e quello familiare, senza nessun vincolo di spazio, la scuola può essere anche l’orto, il bosco, il mercato o la pescheria. In questa scuola nessuno deve tenere il silenzio non ci sono note sul registro. Non c’è competizione , bullismo , ne il primo della classe e hanno anche età diverse. Ma le regole certo che ci sono! Secondo il principio di libertà, non licenza.
Questo lo pensano un gruppo di genitori che abitano tra Bovalino, Caulonia e Locri. qualche anno fa si sono conosciuti perché portavano i loro bambini dalla stessa mamma che nella giornata si prendeva cura dei suoi figli e degli altri.
Hanno deciso nel momento in cui avrebbero dcuto iscrivere i bambini a scuola di non scegliere quella pubblica. Non per protesta ma solo perchè tra le due opzioni afferte dalla legge, questa del percorso spontaneo sembra assai migliore per i loro figli.
Carmen Fantò