Le ultime fasi della vita di Francesco Marando sarebbero state immortalate da una telecamera di sorveglianza posizionata nei pressi della sua abitazione in contrada Bricà, a Bovalino. Il suo corpo è stato ritrovato il 12 gennaio, ma secondo gli inquirenti l’omicidio risalirebbe alla sera dell’11 gennaio, esattamente alle 19:05:47.
Continua....





Le immagini, analizzate dai carabinieri del Gruppo territoriale di Locri, mostrerebbero un bagliore vicino al portone d’ingresso dell’abitazione, ritenuto compatibile con l’esplosione di un colpo d’arma da fuoco. Per il delitto sono attualmente detenuti i figli della vittima: Giuseppe Marando, 21 anni, e il fratello minore A.M., 16 anni. Il fermo è stato convalidato dai rispettivi giudici competenti, il gip di Locri per Giuseppe e il gip del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria per il più giovane.
Dalla ricostruzione basata sulle riprese del sistema di videosorveglianza del progetto “Pon Sicurezza 2007-2013”, i fatti sarebbero avvenuti nel lasso di tempo che va dalle 18.51.26 fino alle 19.05.57. La telecamera ha registrato, infatti, l’arrivo di una Fiat Panda di colore scuro, la cui targa non è stata identificata, da cui sono scese due persone che si sono introdotte nell’abitazione. Poco dopo, è sopraggiunta una Fiat Punto, presumibilmente utilizzata da Francesco Marando, che è stata parcheggiata contromano lungo la Statale 106, in direzione Locri-Reggio Calabria, nei pressi di uno slargo situato davanti al cancello d’ingresso dell’edificio. Dopo aver atteso per alcuni istanti, la vittima si è avvicinata al cancello.
Le indagini proseguono per ricostruire con esattezza la dinamica dell’omicidio e il ruolo dei due fratelli nell’accaduto.