L’assenza di precipitazioni e temperature oltre la media aggravano la crisi idrica per il 2025
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Il Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal ha registrato per il 2024 un preoccupante deficit di precipitazioni, con un clima significativamente più caldo rispetto alla norma. Questo scenario allarmante sta già avendo ripercussioni sul territorio, aumentando il rischio di una grave crisi idrica anche nel 2025.
La carenza d’acqua è evidente in molte aree della regione, dove i rubinetti sono rimasti a secco persino nei mesi invernali. La scarsità di piogge e l’assenza di nevicate significative hanno aggravato il problema, mettendo a dura prova l’approvvigionamento idrico. In particolare, gli agricoltori stanno affrontando difficoltà crescenti, con un settore già fragile a causa di infrastrutture obsolete e perdite ingenti nelle reti idriche.
Le previsioni per la primavera e l’estate non sono incoraggianti: gli esperti temono temperature elevate e precipitazioni ridotte al minimo, rendendo ancora più critica la situazione. Per affrontare l’emergenza, diventa fondamentale adottare misure concrete come il potenziamento delle infrastrutture idriche, il riutilizzo delle acque reflue, la promozione di pratiche agricole sostenibili e una gestione più efficiente delle risorse idriche attraverso una pianificazione strategica e un controllo rigoroso degli sprechi.