«Gli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Castrovillari sulla vicenda dei tagli boschivi dovrebbe indurre il governatore della Calabria, Mario Oliverio, a mettere da parte l’attuale capo di gabinetto della Presidenza della Regione Calabria, Gaetano Pignanelli». Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, che aggiungono: «È un problema di credibilità politica. Il governatore non può dire di voler rinnovare la burocrazia regionale, senza poi intervenire in concreto. In questo momento storico per lui Pignanelli, che l’ha accompagnato per anni come dirigente della Provincia di Cosenza, costituisce un grosso problema, anche se Oliverio continua a ignorarlo». «Dai fatti ricostruiti dalla Procura – proseguono i parlamentari 5stelle – emergerebbe un sistema tipico, nella Regione Calabria, già visto sotto la precedente giunta di centrodestra. Oliverio è dunque a un bivio: o dimostra di voler restituire credibilità alla burocrazia regionale, oppure fa soltanto chiacchiere da bar. Perciò è bene che tolga a Pignanelli l’incarico apicale e decisivo di capo del suo gabinetto». «Ci auguriamo – concludono Nesci e Parentela – che Oliverio comprenda le evidenti ragioni di opportunità politica per una simile scelta, che darebbe un segnale netto anche fuori della Calabria, in cui troppo spesso si sono visti clientelismo sfacciato e favori ai compari».
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