Il Programma Interreg Next Med 2021-2027 e il ruolo strategico della regione nella cooperazione sostenibile
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La Calabria si conferma al centro delle dinamiche euro-mediterranee, grazie alla sua posizione strategica e alle opportunità offerte dal Programma Interreg Next Med 2021-2027. Questo programma, promosso dalla Commissione Europea, mira a uno sviluppo intelligente, sostenibile ed equo nell’area del Mediterraneo, attraverso una cooperazione multilivello e duratura.
Un punto di forza fondamentale è il Porto di Gioia Tauro, già infrastruttura chiave per il transhipment e le relazioni commerciali, con un futuro potenziale come hub energetico. Ma il ruolo della Calabria non si limita al suo porto: la regione può sfruttare la sua centralità per potenziare innovazione, competitività e transizione ecologica, contribuendo significativamente alle politiche di coesione e sviluppo.
Le Priorità del Programma
Secondo il portale istituzionale “Calabriaeuropa”, il Programma Interreg Next Med 2021-2027 si articola in quattro priorità strategiche:
- Un Mediterraneo più intelligente (Smarter Mediterranean): Potenziare la ricerca, l’innovazione e la competitività delle PMI, sostenendo l’adozione di tecnologie avanzate e la creazione di nuovi posti di lavoro.
- Un Mediterraneo più verde (Greener Mediterranean): Promuovere l’efficienza energetica, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la gestione sostenibile delle risorse idriche, favorendo la transizione verso l’economia circolare.
- Un Mediterraneo più sociale e inclusivo: Migliorare l’accesso a istruzione, formazione e sanità, rafforzando la resilienza delle comunità locali e dei sistemi sanitari.
- Una migliore governance della cooperazione nel Mediterraneo: Sviluppare modelli di governance inclusivi e transfrontalieri, coinvolgendo la società civile e le istituzioni locali nelle politiche regionali.
Il Ruolo della Calabria
La posizione geografica della Calabria, al centro del Mediterraneo, la rende un attore chiave nel programma. La regione può beneficiare di questo progetto attraverso:
- Il rafforzamento dell’innovazione e della competitività delle PMI locali grazie alla creazione di reti e cluster euro-mediterranei.
- L’avvio di progetti per la transizione ecologica e la gestione sostenibile delle risorse naturali.
- Il miglioramento dell’inclusione sociale, con particolare attenzione ai giovani Neet e alle categorie vulnerabili, per favorire l’occupazione e l’integrazione socio-economica (come nel modello del Progetto Greenland).
- Il potenziamento della cooperazione istituzionale e transnazionale, facilitando lo scambio di buone pratiche tra attori locali e partner del Mediterraneo.
Un elemento chiave per il futuro della regione è il ruolo del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, anche presidente della Commissione Intermediterranea (CIM), che riunisce 38 regioni di 8 Stati membri dell’Unione Europea e altri Paesi come Albania, Cipro, Francia, Grecia, Malta, Marocco e Spagna. L’obiettivo strategico è la creazione di una macroregione mediterranea in cui la Calabria possa rappresentare il vero baricentro di sviluppo e cooperazione.