Decide Santaguida all’ 8′ del secondo tempo.
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Il Roccella sbanca il “Ceravolo” con un gol di Santaguida. Un’amichevole non conta nulla, ma battere a domicilio il Catanzaro è un’occasione che capita raramente a un club di serie D. I reggini l’hanno colta al volo, con merito, e il tecnico Galati può guardare sereno all’inizio del suo campionato, fra due settimane. Spader, invece, ha tante cosa da rivedere a sette giorni dal derby con il Cosenza. Perchè sono i giallorossi sono lenti, banali, contratti: devono fare ancora tanta strada per trovare la compattezza e le sincronie che trasformano undici giocatori in una vera e propria squadra.
Il test ribadisce quello che si era già visto per tutto il periodo della preparazioni, anche quando in panchina c’era Erra. La gara di Coppa vinta sulla Virtus Francavilla, otto giorno fa, è stata solo una parentesi facilitata dall’inconsistenza degli avversari. Tant’è che l’organizzazione del Roccella crea subito tante difficoltà allo sperimentale 4-3-1-2 di Di Bari e compagni. Certo il caldo e gli scarsi stimoli di un’amichevole sono scusanti valide, ma non si possono nascondere i problemi se il primo tiro in porta dei giallorossi (Roselli alto) arriva solo al 23′. Il resto – prima e dopo – è una noia continua per i 200 spettatori: i reggini chiudono varchi già difficili da trovare per una squadra macchinosa, che sa giocare di prima e in velocità, e che non riesce mai a variare una manovra abbastanza scolastica. Cunzi sulla trequarti non convince (ha altre caratteristiche rispetto all’uomo che deve innescare le punte), Tavares e Sarao non ricevono palloni giocabili, Bensaja (entrato subito per l’infortunato Carcione) appoggia solo al compagno più vicino, gli esterni – quando scendono – non mettono niente di apprezzabile in area. Nella ripresa Spader conferma il 4-3-1-2, si affida a un paio di spunti si Giovinco (che prende il posto di Cunzi), ma al di là di qualche iniziativa individuale e di una pressione un pò più accentuata, non ha altri motivi per pensare positivo. Il Roccella passa al 8′ con Santaguida, ex dell’incontro che stoppa dal limite dell’area da respinta errata di Leone (entrato al posto di Grandi) e insacca di destro a porta sguarnita. Dopo il vantaggio i reggini arretrano il baricentro consentendo al Catanzaro di stabilirsi con continuità nell’altra metà campo. Solo che di vere azioni da gol se ne vede una sola intono alla mezz’ora: tiro di Campagna respinto da Mittica. Bel fraseggio, ma isolato. Il Roccella tiene bene. E alla fine, dagli spalti, piovono fischi per i giallorossi.
“Abbiamo sofferto la loro brillantezza” ammette Spader a fine gara, “soprattutto a centrocampo siamo un pò limitati anche numericamente, spero che i rinforzi arrivino il prima possibile”. Il ds Preiti sta seguendo i mediani Onescu (Fidelis Andria) e Giorgione (che ha rescisso con il Messina).
(fonte Gazzetta del Sud)