Caos alla Gioiese: Otto giocatori si ammutinano
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La tensione che aleggiava intorno all’ambiente della Gioiese nei giorni scorsi è esplosa in un vero e proprio caos. Tutto è iniziato con l’allenatore Renato Mancini che, subito dopo la sconfitta contro il Praia nella prima giornata di campionato, ha comunicato la sua intenzione di non proseguire alla guida della squadra viola. Curiosamente, come indicato nel comunicato ufficiale della società, Mancini non è mai stato formalmente tesserato con la Gioiese; nelle prime tre partite della stagione, incluse le due di Coppa Italia e la partita di campionato, è stato il vice Giuseppe Infusino a sedere in panchina. Mancini ha quindi comunicato al presidente Filippo Martino la sua decisione di non procedere al tesseramento, citando motivi personali.
La dirigenza della Gioiese si è subito messa al lavoro per trovare un sostituto all’altezza della situazione. L’obiettivo era individuare un tecnico carismatico ed esperto, ben conosciuto nella piazza e adatto al difficile campionato di Eccellenza. Questa ricerca ha portato al nome di Mario Dal Torrione, allenatore di Gioia Tauro, che ha accettato di guidare la squadra a patto di poter mantenere e rafforzare l’attuale organico. Tuttavia, l’arrivo di Dal Torrione è stato accolto con un colpo di scena: un ammutinamento da parte di gran parte dei giocatori della rosa, che hanno espresso la volontà di lasciare la Gioiese per mancanza di garanzie sul futuro. Otto giocatori, di cui sei originari di Gioia Tauro, hanno deciso di autoescludersi.
Il presidente Filippo Martino, visibilmente scosso dalla situazione, potrebbe arrivare a una decisione drastica: la clamorosa rinuncia alla guida della squadra, con la conseguente consegna del titolo sportivo al Comune. Una situazione complessa che lascia il futuro della Gioiese in un limbo e preoccupa tifosi e sostenitori della storica squadra.