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25 Apr 2025, Ven

Caos Cosenza: crisi fuori dal campo tra debiti, comunicazione zero e disastri nel settore giovanile


Dai decreti ingiuntivi alle strutture chiuse, passando per scelte discutibili e una gestione sempre più in difficoltà

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Il Cosenza Calcio continua a navigare in acque agitate, e non solo per le deludenti prestazioni sul campo. La crisi societaria si manifesta in diversi aspetti: decreti ingiuntivi che si accumulano, una comunicazione inesistente e gravi difficoltà nella gestione del settore giovanile.

Anche nella settimana più importante della stagione, quella del derby, la società ha mantenuto il solito atteggiamento di chiusura. Se da un lato è stata finalmente concessa la conferenza prepartita dell’allenatore, dopo il pesante 4-0 rimediato, l’unica dichiarazione post-match è stata affidata a un fugace intervento di Tortelli, senza una vera conferenza stampa.

Ma è nel vivaio che si registra la situazione più clamorosa. Da circa un mese Morrone e Pro Cosenza hanno chiuso le porte per il mancato pagamento dell’affitto delle strutture, costringendo le squadre giovanili a ridurre gli allenamenti e a spostarsi tra i pochi campi rimasti disponibili, come il Marca e il Pietro Mancini. La soluzione individuata dalla società? Un campo a Marzi. Ma senza mezzi di trasporto adeguati, come possono i giovani spostarsi, considerando che l’unico pulmino è riservato al convitto?

A proposito di convitto, anche qui la situazione è critica: la struttura minaccia di chiudere le porte se entro fine mese non verranno saldati gli arretrati. E come se non bastasse, anche l’identità del Cosenza sembra sbiadire: le nuove divise dello staff tecnico sono nere con righe bianche, cancellando di fatto i colori storici del club. Un Cosenza sempre più irriconoscibile, dentro e fuori dal campo.