Lun. Ott 7th, 2024

Lungo intervento del legale della famiglia Bergamini in aula: «Isabella Internò non è cambiata, la famiglia del calciatore ha sofferto troppo in questi anni, aspettando giustizia».

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L’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Bergamini, ha tenuto una discussione di quattro ore durante l’udienza del processo che vede Isabella Internò, ex fidanzata del calciatore Denis Bergamini, accusata del suo omicidio avvenuto il 18 novembre 1989. La donna rischia una condanna a 23 anni di carcere. Anselmo ha dedicato gran parte della sua arringa a ripercorrere quelli che definisce gli «strani comportamenti» di Internò, non risparmiando critiche sul presunto coinvolgimento di altre persone nella copertura dei fatti.

La cospirazione dietro la morte di Denis Bergamini
Secondo Anselmo, la morte di Denis non è stata solo una tragedia personale, ma anche il risultato di una complessa cospirazione. Il primo medico giunto sul posto avrebbe redatto «un certificato falso», senza che la giustizia abbia mai approfondito il motivo. Anche la successiva ricognizione del corpo non fu condotta da un medico legale, ma da un generico, che non firmò il verbale e riferì lesioni che, secondo il legale, non esistevano.

Anselmo ha anche criticato duramente il primo processo per omicidio colposo contro Raffaele Pisano, definendolo «inutile», e ha incluso nella lista delle falsità la perizia sulla dinamica dell’incidente, successivamente smentita da Pasquale Coscarelli, che in aula ha ammesso di «essersi inventato tutto».

La figura di Isabella Internò
Il legale della famiglia Bergamini ha evidenziato quello che considera il tentativo di Isabella Internò di «restaurare il proprio onore», sostenendo che il suo comportamento sia rimasto incoerente e ambiguo nel corso degli anni. Anselmo ha ricordato episodi come la telefonata all’allenatore Gigi Simoni, in cui Internò si era presentata come la fidanzata di Denis, omettendo di specificare che si trattava di un’ex.

Anselmo ha poi parlato della partecipazione della famiglia Internò al funerale di Bergamini, descrivendola come «un’esibizione di potere e di onore ritrovato», suggerendo che il loro atteggiamento fosse emblematico del bisogno di nascondere la verità.

Il dolore della famiglia Bergamini
L’avvocato ha concluso il suo intervento con un accorato appello ai giudici, chiedendo di riflettere sulla sofferenza della famiglia di Denis. «Pensate a Donata Bergamini, alla sua lunga attesa di giustizia, a suo padre morto senza vedere la verità, e a sua madre che si è ammalata gravemente. Questa famiglia ha vissuto una vita intera nell’angoscia e nel dolore, nella speranza di vedere riconosciuta una verità che è stata loro negata per troppo tempo».

La prossima udienza vedrà l’intervento delle altre avvocate di parte civile, Silvia Galeone e Alessandra Pisa, che continueranno a sostenere le ragioni della famiglia Bergamini, ancora in cerca di giustizia per la morte del giovane calciatore.