L’ex sindaco di Riace condannato solo per falso, ma ora rischia la decadenza dalla carica

Il processo “Xenia” si è definitivamente concluso: la Corte di Cassazione ha confermato integralmente la sentenza della Corte d’Appello di Reggio Calabria, respingendo sia il ricorso della Procura Generale che quello dei legali di Domenico Lucano. Il verdetto lascia invariata la condanna per falso a 18 mesi, con pena sospesa, per l’ex sindaco di Riace.

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Lucano ha accolto con soddisfazione la decisione, dichiarando: “Sì, è rimasta la condanna per falso, ma a dire la verità non ne comprendo nemmeno la natura. È un illecito amministrativo senza alcuna reale valenza”. Tuttavia, la sua felicità è durata poco: il rischio concreto della decadenza dalla carica di sindaco di Riace, in seguito alla condanna definitiva, sta ora generando ansia e preoccupazione tra Lucano e i suoi sostenitori.

Il timore è che la sentenza possa avere conseguenze dirette sulla sua permanenza alla guida del Comune, una battaglia politica e simbolica a cui tiene particolarmente.