La Suprema Corte accoglie il ricorso della difesa: revocate le accuse per i fatti antecedenti al 1999, nuovo processo per le condotte successive
La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Salerno nei confronti del signor Pietro Morabito, precedentemente condannato per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
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In particolare, la Suprema Corte ha annullato senza rinvio la decisione per quanto riguarda le condotte contestate fino al febbraio 1999, mentre ha disposto il rinvio per un nuovo giudizio alla stessa Corte d’Appello in merito ai fatti successivi a tale data.
Soddisfazione è stata espressa dal legale difensore Avv. Luca Cianferoni del Foro di Roma, che ha seguito il caso in collaborazione con l’Avv. Giovanna Pizzimenti del Foro di Reggio Calabria.
«Si tratta di un risultato concreto – ha dichiarato Cianferoni – che sanziona una sentenza nella quale, come evidenziato dalla nostra difesa e riconosciuto dalla Cassazione, erano state impropriamente applicate le norme del Testo Unico in materia di stupefacenti».
L’annullamento parziale rappresenta un passaggio significativo per il signor Morabito, in attesa del nuovo giudizio per i fatti successivi al 1999.