Consiglio comunale congiunto per discutere il futuro della variante alla SS 106. Appello alla coesione per infrastrutture sicure e un rilancio delle aree interne.
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Ieri, nel tardo pomeriggio, Caulonia ha ospitato un importante consiglio comunale congiunto, che ha visto la partecipazione di amministratori locali, 12 sindaci del territorio, rappresentanti dell’assemblea dei primi cittadini e di comitati spontanei di cittadini. L’incontro era focalizzato sulle problematiche legate alla variante della SS 106 e al nuovo tracciato proposto, oltre che sulle infrastrutture necessarie al rilancio economico e sociale della Locride.
Il sindaco di Caulonia, Francesco Cagliuso, ha ribadito l’importanza di una gestione oculata delle risorse pubbliche, evidenziando che queste devono essere indirizzate a beneficio dello sviluppo locale. Ringraziando i partecipanti, Cagliuso ha sottolineato il valore della partecipazione civica: “Questa è una pagina storica. Scriveremo insieme questa storia, e sarà più bella e significativa grazie alla collaborazione di tutti.”
Un tema centrale del dibattito è stato il tracciato proposto da Anas, che molti ritengono troppo vicino alla costa, con impatti devastanti su alcuni centri abitati, come Tesila e Aguglia. Il consiglio comunale ha proposto una soluzione alternativa: un tracciato a mezza costa, che possa collegare e valorizzare le aree interne, promuovendo i paesi montani e collinari come Stilo, Pazzano, Bivongi, e altri comuni dell’entroterra.
Cagliuso ha criticato l’atteggiamento della minoranza, accusata di ambiguità nel supporto alle iniziative, e ha sottolineato la necessità di presentarsi uniti al tavolo con Anas e con la politica regionale e nazionale. Il presidente dell’assemblea dei sindaci della Locride, Vincenzo Mesano, ha ribadito che la variante alla SS 106 deve rappresentare un’opportunità di sviluppo per tutta l’area ionica e non una penalizzazione per il territorio.
Anche i rappresentanti dei comitati spontanei, come Bruno Grenci, hanno chiesto una modifica radicale del tracciato: “Serve una strada sicura e adatta ai nostri tempi, che valorizzi l’entroterra e riduca l’impatto sulle zone costiere. La politica deve ascoltarci.”
L’incontro si è concluso con un appello all’unità di intenti e alla sinergia tra i comuni, ritenute fondamentali per affrontare le sfide infrastrutturali e contrastare lo spopolamento delle aree marginali. La comunità ha dimostrato una forte determinazione nel rivendicare il proprio diritto a un futuro migliore, trasformando le criticità in un’occasione di crescita e sviluppo condiviso.