Il centrodestra reggino, in una conferenza stampa di replica alla rendicontazione del sindaco Giuseppe Falcomatà, non ha risparmiato critiche all’amministrazione, definendola caratterizzata da ritardi cronici, scelte sbagliate e risultati insoddisfacenti.
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Massimo Ripepi, consigliere di opposizione, ha dato fuoco alle polveri:
“Falcomatà racconta bugie alla città per entrare in modalità campagna elettorale. È un campione olimpico in questa pratica, ma i fatti lo smentiscono. Il Palazzo di Giustizia è rimasto fermo per anni finché non è intervenuto il Ministero; il Parco Lineare Sud è ancora un’opera incompleta; le periferie sono abbandonate e persino opere simboliche come San Giovannello restano nel limbo.”
Ripepi ha anche puntato il dito contro la gestione del Ponte sullo Stretto:
“È l’unico sindaco a non aver chiesto opere di compensazione, rinunciando a 500 milioni di euro per la città. Lo chiameremo Attila il sindaco: dove passa lui non cresce più nulla.”
Saverio Anghelone, di Noi Moderati, ha invece focalizzato l’attenzione sulla più grande incompiuta:
“Il Centro integrato di Mortara, l’opera strategica del Decreto Reggio, è un simbolo di questa amministrazione. Nonostante manchi poco per completarlo, giace in uno stato di abbandono, tra occupazioni abusive e rifiuti.”
L’opposizione ha riconosciuto l’importanza delle risorse portate dal parlamentare di Forza Italia Francesco Cannizzaro, che con i suoi emendamenti ha garantito fondi per il Lido, il Porto e altre opere.
Conclude Ripepi:
“Falcomatà dovrebbe fare un atto di dolore laico per undici anni di promesse mancate. La città merita di meglio.”